Droga e resistenza a pubblico ufficiale, arrestato tunisino in piazza Attias
Arrestato cittadino tunisino responsabile del reato di detenzione illegale di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e resistenza a pubblico ufficiale.
Personale dell’UPGSP-, nella giornata di ieri 04.02.18, ha tratto in arresto B.M. nato nel 1995, in Tunisia, s.f.d. con pregiudizi di polizia e penali.
Nello specifico alle ore 17.35 circa personale della squadra volante, mentre transitava in piazza Attias notava, con fare sospetto, il conducente di un ciclomotore che percorreva corso Mazzini e si apprestava ad immettersi nella citata piazza.
Gli operatori decisi ad effettuare il controllo sulla persona e sul mezzo, invertivano la direzione di marcia; quindi il conducente, accortosi di tale manovra, si dava alla fuga in direzione piazza della Vittoria tallonato dalla volante che nel frattempo aveva diramato la nota alla sala operativa richiedendo l’ausilio delle altre volanti.
In piazza della Vittoria la persona, non riuscendo a distaccare la volante, decideva di salire sull’area verde non curante della presenza di alcune famiglie. Tale rischiosa manovra, faceva desistere di alcuni metri la volante proprio per non mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini presenti.
Di li a poco il conducente sbandando cadeva a terra costringendo l’autista della volante ad una repentina manovra ed a collidere con un albero presente sulla piazza. Lo straniero si dava alla fuga a piedi, i componenti della volante si mettevano all’inseguimento riuscendo a fermarlo in corso Amedeo.
L’immediata perquisizione permetteva di rinvenire addosso al cittadino tunisino esattamente nella tasca destra del giubbotto, due involucri uno di 102,00 e l’altro di 105,68 grammi, che analizzati dalla polizia scientifica sono risultati positivi alla “cocaina”, mentre nell’altra tasca sempre del giubbotto veniva rinvenuta l’ingente somma in denaro di € 2.100 suddivisa in banconote di vario taglio.
I successivi accertamenti sullo straniero permettevano di verificare la sua posizione constatando l’irregolarità sul territorio nazionale e tra l’altro sottoposto alla misura dell’obbligo della firma presso i carabinieri di Livorno.
B.M. veniva quindi tratto in arresto e di associato, su disposizione del PM di turno, presso la casa circondariale di Livorno.