Cronaca 28 Dicembre 2021

Due giorni di riprese per un documentario che porta Livorno in Cina

La Fondazione Lem accoglie il regista Paolo Carrino a Livorno per il suo documentario sulla Toscana

Due giorni di riprese per un documentario che porta Livorno in Cina

Claudia Pavoletti

Livorno 28 dicembre 2021

Un grande affresco della Toscana in 8 puntate, 400 minuti per raccontare al pubblico cinese di CCTV – China Central Television, la più importante emittente cinese, le meraviglie della nostra regione.

Affidato alla regia di Paolo Carrino (salernitano di nascita, profondamente legato alla Cina), “Rinascimento senza fine” descrive le tante facce della Toscana e tra queste anche quella sicuramente originale di Livorno.

Girato nel corso di tutto il 2021 il documentario, prodotto da Toscana Promozione Turistica e Televisione di Stato cinese, è stato voluto da Fondazione Sistema Toscana.

Portata a Livorno da Fondazione Lem – Livorno Euro Mediterranea che tra le sue mission ha la promozione turistica della città, la troupe di Carrino ha scelto di essere a Livorno in coincidenza dello spettacolo “Millenovecentoventuno”; andato in scena il 18 dicembre in quello stesso teatro, il Goldoni, dove nel 1921 ebbe luogo la scissione interna al PSI con la successiva nascita del PCd’I.

Ma prima e dopo la rappresentazione il regista si è lasciato conquistare dalla città, dai suoi tramonti e dalle sue persone.

 

Carrino e la produttrice esecutiva della tv cinese Hongmei Nie  accompagnati dallo staff del Lem in visita nei luoghi più rappresentativi della città hanno intervistato esponenti della cultura cittadina e custodi della sua memoria storica.

Il regista ha voluto ascoltare anche la voce del sindaco Luca Salvetti, cui è stato affidato, tra l’altro; il non facile tentativo di spiegare col sorriso sulle labbra il campanilismo Livorno-Pisa al pubblico cinese.

Due giorni di riprese per un documentario che porta Livorno in Cina

Luca Salvetti, Paolo Carrino e Claudia Pavoletti

“Per il mio lavoro con Rai e Uno Mattina ho girato tutta Italia”, racconta Carrino.

“Ero convinto di essere già stato anche a Livorno, ma mi sbagliavo.

Con grande piacere ho scoperto una città tutta da raccontare: fuori dagli schemi delle più blasonate toscane, vivibile, vera, con un grande potenziale turistico e dove vivrei volentieri.

Quello che più ha colpito la troupe italocinese” aggiunge il regista, “è stata l’eccezionale accoglienza concreta e umana.

 

D’altronde, per me le città di mare hanno un lato in meno e questo le rende più aperte, disponibili al dialogo, accoglienti”.

“Non ci siamo voluti far scappare l’occasione di far conoscere Livorno in Cina” sottolinea Claudia Pavoletti del CDA del Lem.

“Così ci siamo adoperati per portare anche da noi questa produzione televisiva.

D’altronde, la missione principale della Fondazione Lem guarda proprio alla promozione di Livorno a livello nazionale e internazionale”.

Sempre con la produzione esecutiva di Hongmei Nie Paolo Carrino ha realizzato nel 2018 una nota serie in ben 100 puntate dedicata a Roma, andata in onda in Cina durante il lockdown del 2020. Il documentario sulla Toscana sarà trasmesso da vari canali e piattaforme internet nel corso del 2022, anno della cultura e del turismo Cina-Italia.

 

PAOLO CARRINO:

è nato a Salerno. È regista e giornalista. Vive a Roma e lavora per la Rai e per la tv cinese.

Al suo attivo ha documentari per il Tg1, per Rai Uno, Rai Due, per il World Monument Fund di New York, Tv cinesi, Sony, Mediaset, Walt Disney.

Ha realizzato corti, minifiction, reportage e videoclip, in Italia e all’estero.

È uno dei pochissimi registi italiani a conoscere profondamente le tradizioni del popolo cinese parlandone fluentemente la lingua. Per questo per lui la Cina è quasi una seconda patria.

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