Due parole con Vittorio Sgarbi
Stasera al Goldoni il suo nuovo spettacolo “Michelangelo”
In attesa di vederlo dal vivo stasera al teatro Goldoni, abbiamo scambiato due parole con Vittorio Sgarbi.
Conosce Livorno, l’ha frequentata in questi anni?
“Ci sono venuto fin da bambino ad incontrare Servolini, grande xilografo e amico di mio padre, fino agli anni Sessanta. Poi sono tornato a Castiglioncello a Punta Righini, quando era di proprietà di amici di famiglia di Ferrara. Ci sono tornato in diverse occasioni quando era c’era Matteoni assessore alla Cultura. Fui anche tra i primi a dire che le teste di Modigliani erano un falso inguardabile, ne parlò anche Panorama all’epoca. Ah, ho avuto anche una fidanzata magistrato che era proprio di Livorno“.
Monumento a Ciano. Che farne?
“Non ci si può fare nulla. Le cose e certi monumenti rimangono casomai per chi li vuole ricordare”.
Cosa le piace di Livorno?
“Ha un magnifico lungomare Liberty. Il mio amico Bulgarella ha restaurato il Palazzo, che è diventato un hotel di grande prestigio. E’ una delle aree di lungomare meglio conservate di Italia, e spero il mio amico Nogarin abbia posto un vincolo per tutelarlo“.
Come valorizzerebbe le Terme del Corallo?
“Meriterebbero essere restaurate. Ci farei un caffè, un luogo di aggregazione. Di certo non ci metterei una sala convegno o altre cose tipiche di quest’epoca in cui la gente deve riunirsi a sentire gente insulsa“.
Per chi volesse vedere Vittorio Sgarbi, in programma per stasera al teatro Goldoni c’è il suo nuovo spettacolo “Michelangelo”. Sono ancora disponibili alcuni posti .
(Foto di copertina di Alessandro Fabbrini)