E’ morto Francesco Bosi, pilastro dei democratici cristiani. Il cordoglio di Casini e Cesa
Toscana (Firenze) 4 luglio 2021
Il cordoglio del segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa
“E’ scomparso Francesco Bosi, un grande amico, un pilastro della nostra famiglia di democratici cristiani, tra i fondatori dell’Udc.
Ci lascia un uomo cattolico impegnato da sempre in politica che sapeva tradurre i valori democratici cristiani in azioni concrete e sempre vicino e attento ai bisogni delle persone e della sua amata Toscana.
Ci mancherà il suo straordinario attaccamento ai principi della cristianità e della fede.
Esprimo le più sentite condoglianze, mie personali e anche a nome di tutto l’Udc, ai familiari e agli amici democratici cristiani della Toscana”
Francesco Bosi, scomparso all’età di 76 anni, è stato due volte deputato, due volte senatore e sottosegretario alla Difesa nel Governo Berlusconi. Bosi ì stato anche assessore al Comune di Firenze, consigliere reigonale e per dieci anni sindaco del piccolo Comune elbano di Rio Marina (isola d’Elba Livorno).
Per il senatore e presidente Udc Antonio De Poli, “con Francesco Bosi perdiamo un grande interprete dei valori democratici cristiani, una personalità di rara umanità che viveva la politica con passione, impegno e uno straordinario legame ai principi democratici cristiani.
Esprimo il mio più sincero e sentito cordoglio ai familiari e agli amici dell’Udc della Toscana”.
Cordoglio anche da Pier Ferdinando Casini:
“La scomparsa di Francesco Bosi – afferma in una nota – mi riempie il cuore di tristezza e di nostalgia, nel ricordo di una delle persone più coerenti e più leali che ho conosciuto nella mia vita.
Giovane forlaniano, segretario cittadino della Dc e prima ancora assessore a Firenze, Bosi è stato tra i fondatori del Cccd prima e dell’Udc poi, per diverse legislature parlamentare e a lungo sottosegretario al ministero della Difesa, a cui ha dedicato un impegno intelligente e appassionato”.
“Democristiano vero e centrista a tutto tondo, Francesco ha fatto fatica ad appassionarsi negli ultimi anni alle nuove suggestioni politiche del nostro tempo, ma ha continuato ad essere sempre un osservatore acuto e vivace.
Ha amato Firenze, la sua città, e credo che oggi tutti, amici ed avversari politici, non possano che inchinarsi alla memoria di un uomo buono e giusto”.