Ecco il gallo Lollo, la mascotte della razza Livornese
Per celebrarla e raccontarla, a novembre sessanta esemplari saranno ospitati al Museo di Storia naturale
Livorno, 27 settembre 2018 – Presentato a Palazzo civico il programma della terza edizione di “Orgoglio e identità della razza avicola Livorno”, dedicata alla gallina livornese. Appuntamento dal 22 al 25 novembre al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, per un’iniziativa ancora aperta a contributi e partecipazione di esercenti e ristoratori.
“Dopo aver valorizzato il cacciucco, puntiamo ad un’altra eccellenza nostrana, la gallina livornese, che porta il nome di questa città in tutto il mondo” così Francesco Belais, assessore a cultura e turismo del Comune di Livorno, nell’introdurre la presentazione, con in braccio il gallo Lollo, divenuto mascotte dell’iniziativa.
“La gallina razza Leghorn è molto resistente, produce le celebri uova di guscio bianco e riesce a depositarne fino a 300 l’anno – ha aggiunto Belais -. Ovunque riceve riconoscimenti e apprezzamenti ed è tempo per Livorno di cogliere l’opportunità di una sua riscoperta, utile su tutti i piani: biodiversità, cultura, economia e salute. Personalmente ho alcune galline livornesi e assicuro che ottenere uova da animali propri cresciuti con rispetto è un valore aggiunto”.
“Ringrazio gli organizzatori per l’iniziativa e credo molto nella possibilità di coinvolgere in questa associazioni di categoria e ristoratori che potrebbero lanciare offerte a tema durante i giorni dell’evento – ha sottolineato Paola Baldari, assessore al commercio -. Nell’edizione precedente la partecipazione del Mercato Centrale fu molto apprezzata”
In programma un campionato nazionale di bellezza, un convegno e un contest “frittata d’autore” tra istituti alberghieri. Gli organizzatori Giuseppe Chionetti, segretario del Club Italiano Razza Livorno (CIRLiv) e Mario Lupi, promotore biodiversità razza Gallina Livorno, hanno sottolineato importanza e spirito dell’iniziativa.
“Come livornesi ci fermiamo a dire che i nostri galli e le nostre galline fanno dè-cocco e non coccodè, mentre questa razza rappresenta un ambasciatore nel mondo della nostra biodiversità – ha precisato Mario Lupi -. Per celebrarla e raccontarla porteremo sessanta esemplari al Museo di Storia naturale e avremo con noi scuole, allevatori ed esperti”.
“In Italia consumiamo 226 uova ad abitante e la domanda è superiore all’offerta. La gallina livornese, allevata in modo biologico senza antibiotici, potrebbe rappresentare un’opportunità per questo territorio. Abbiamo chef stellati che usano solo le sue uova, dovremmo iniziare a farlo anche tutti noi” ha aggiunto Giuseppe Chionetti.
(foto di copertina dalla pagina Facebook del Comune di Livorno)