Economia circolare nelle acque industriali, progetto europeo per il Consorzio Aretusa
Livorno 7 febbraio 2020 – Aggiudicato nel Programma Quadro Horizon 2020 il progetto europeo Ultimate. Grazie alla collaborazione tra il Consorzio Aretusa, i Comuni di Cecina e di Rosignano, con il supporto del Polo Tecnologico della Magona, è stata finanziata un’azione di innovazione dall’alto valore ambientale ed economico che coinvolge 28 partner da oltre 10 Paesi Europei per un contributo europeo di oltre 13.5 milioni di euro, di cui oltre 1,25 milioni euro dedicati al cluster italiano.
Beneficiario del progetto è il Consorzio Aretusa che, senza fini di lucro, è costituito dalle società ASA Spa, Solvay Chimica Italia spa e Termomeccanica Ecologia Spa. Nasce nel 2001 per la realizzazione di un impianto di trattamento delle acque di scarico dei depuratori di Cecina e Rosignano per renderle idonee ad essere nuovamente utilizzabili in attività industriali. Il consorzio ha fin qui operato producendo oltre 3 milioni di mc l’anno di acqua trattata ceduta poi a Solvay per utilizzi industriali compatibili, in sostituzione, fino ad oggi, di oltre 40 milioni m3 di acqua di falda. E’ quindi evidente l’alto valore ambientale ed economico di questa operazione che negli anni ha anticipato quel concetto di economia circolare diventato oggi una linea guida fondamentale per le scelte di politica sociale ed industriale. L’acqua recuperata, che sarebbe altrimenti defluita in mare, continua ad essere sempre più una risorsa preziosa da sfruttare. La Comunità Europea ha premiato il Consorzio con un finanziamento importante per potenziare l’impianto di trattamento Aretusa, da una parte si aumenta la capacità produttiva fino al limite progettuale di 4 milioni di mc annui, e dall’altra con il consolidamento ed incremento di qualità del refluo trattato, aumenta la quantità complessiva disponibile.
“Si tratta di un risultato altamente significativo che riconosce al Polo Tecnologico della Magona un ruolo fondamentale nel campo della ricerca e dell’innovazione in un settore capitale come quello dell’economia circolare e del riutilizzo virtuoso delle risorse idriche – dichiara il Sindaco di Cecina Samuele Lippi – Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo risultato, con l’auspicio, e mi sento di dire anche la convinzione, che questo sia solo il primo di una serie di obiettivi centrati nel campo della progettazione e della capacità di ottenere finanziamenti europei”.
ULTIMATE, questo il nome del progetto europeo ha visto impegnati, oltre all’Università Politecnica delle Marche, di cui fa parte il Prof. Ing. Francesco Fatone, ordinario di impianti chimici, coordinatore del cluster italiano ed innovation manager dell’intero progetto, ASA, con il presidente del Consorzio Aretusa Michele del Corso e Solvay con l’ing. Paolo Ciuffetelli.
“Sarà importante il ruolo del Consorzio Polo Tecnologico della Magona per la messa a punto, sia del ciclo produttivo dei reflui trattati, sia dei componenti che lo realizzano, con il fine di prolungarne la vita tecnica e migliorare la qualità di refluo trattato prodotto – come dichiarato dal Presidente Vincenzo Argentieri”.
Questa azione innovativa partirà dalla firma del contratto prevista per giugno 2020. Il sito del Consorzio Aretusa è uno dei 9 siti dove si sperimenteranno le simbiosi tra diverse tipologie industriali. Il progetto mobilita infatti una forte partnership di complessi industriali con le principali società idriche e fornitori di servizi idrici, con PMI specializzate, istituti di ricerca e reti di collaborazione nel settore idrico. I siti pilota sono sparsi tra l’Europa ed il Mediterraneo meridionale e tratteranno esempi di simbiosi non solo con aziende chimiche o petrochimiche ma anche relative alla trasformazione agro-alimentare, bevande e biotecnologie.
“Il Consorzio Aretusa, con il relativo impianto che sorge a Rosignano, rappresenta uno dei primi esempi di economia circolare, nato all’indomani dell’accordo di programma finalizzato alla riduzione dei consumi di acqua di falda da parte dello stabilimento Solvay – afferma il Sindaco di Rosignano Daniele Donati – L’intervento finanziato con il progetto in questione, riconosce la lungimiranza a suo tempo dimostrata e rilancia un impianto che potrà avere anche ulteriori ricadute positive su altre attività economiche del territorio”.
“Siamo riusciti a ottenere un importante finanziamento tra le eccellenze europee e stiamo già partecipando ad altri bandi. Il lavoro in sinergia nella raccolta di fondi può essere un volano per il territorio al fine di uno sviluppo sostenibile – dichiara il Presidente di ASA Nicola Ceravolo – L’azienda si sta strutturando per essere un’eccellenza in questo settore, infatti ringrazio i colleghi e l’Ing. Palermo, ufficio innovazione, per il lavoro svolto”.