Politica 19 Novembre 2024

Educazione affettiva, l’intervento consigliere Belais (M5S)

Educazione affettiva, l'intervento consigliere Belais (M5S)

Livorno 19 novembre 2024 Educazione affettiva, l’intervento consigliere Belais (M5S)

Il consigliere comunale pentastellato Belais interviene sull’educazione affettiva discussa in consiglio comunale e dichiara: 

“Alla solita bagarre innescata da Fratelli d’Italia e ripresa sulla stampa, prima dal Pd e poi da Forza Italia, vogliamo riportare al centro della discussione il tema che dovrebbe interessare la politica cittadina: il benessere dei nostri ragazzi e la loro educazione.

L’atto discusso nel consiglio comunale del 14 novembre, infatti, riguardava l’introduzione dell’educazione all’emotività, all’affettività e alla sessualità nelle scuole primarie e secondarie.

Un tema sul quale sono state presentate ben 4 proposte di legge in Parlamento negli ultimi anni, ma, nessuna di queste è stata portata in commissione.

Il tema tuttavia è serio e gli episodi di violenza, di bullismo e i femminicidi, perpetrati anche da dei ragazzi, che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, hanno spinto la politica a trovare forme di prevenzione per questi tragici fenomeni.

Sull’onda emotiva seguita all’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto poco più di un anno fa, si è mosso il Ministro Valditara, il quale ha presentato un progetto che introduce percorsi extracurricolari facoltativi di 30 ore annue per le scuole superiori, da finanziare con i fondi del Piano nazionale 2021-2027.

Una misura evidentemente insufficiente, alla quale ci auguriamo ne seguiranno altre a livello nazionale, visto che proprio ieri Gino Cecchettin nel presentare alla Camera la Fondazione Giulia, ha avanzato una proposta finalizzata ad introdurre un’ora obbligatoria di educazione all’emotività nelle scuole di ogni ordine e grado.

Il ministro Valditara che si era dichiarato d’accordo con la proposta, nel corso ha prima bollato come ideologico il riferimento alla lotta al patriarcato per poi rimarcare come l’aumento della violenza sia legato al fenomeno dell’immigrazione clandestina.

Il tutto in un’iniziativa promossa dai parenti di una ragazza uccisa da un fidanzato italiano e di “buona famiglia”: dichiarazioni che riteniamo totalmente fuori luogo e vergognose.

Per tornare al dibattito in Consiglio Comunale, ribadiamo che l’argomento è serio e deve essere condotto lontano dalle sabbie mobili in cui vorrebbe sommergerlo l’usuale dibattito cittadino.

Riscontrando l’assenza di elementi per noi necessari nella mozione del Pd, abbiamo proposto un emendamento che, sottolineando le novità in materia, ha poi riportato il tutto sul locale, non interessando ai livornesi una replica del dibattito di Montecitorio.

Con l’emendamento in questione abbiamo infatti chiesto di inserire questi temi in una apposita sezione del programma “Scuola e Città” e di dedicare la prossima edizione di “Orizzonti educativi”.

Abbiamo chiesto inoltre di interloquire con l’ufficio scolastico territoriale per avere notizie su quante scuole cittadine avessero aderito alla sperimentazione di Valditara, al fine di comprendere come eventualmente poter integrare l’offerta formativa proposta dal comune.

Ad interrompere lo sterile battibecco PD-centrodestra, è stato Francesco Belais che ha smontato in modo molto semplice e autentico, le inutili strumentalizzazioni del centrodestra, sostenendo, a differenza di ciò che sentenziava Alessandro Perini (“non bisogna entrare nella testa dei bambini”!) che magari si riuscisse ad entrare “nelle teste dei bulli” che agiscono violenze nei confronti di chi è “diverso” da loro.

Belais ha ricondotto tutto il dibattito al cuore della questione: a partire da esperienze personali, di bullismo omofobico subito sulla propria pelle, è essenziale educare i ragazzi e le ragazze al rispetto delle differenze, alla gestione delle emozioni.

Se alla destra da tanto noia il termine “sesso”, possiamo anche non pronunciarlo ma crediamo che qualsiasi docente di ogni scuola di ogni ordine e grado, sia d’accordo che a scuola si prova in tutti i modi a educare i ragazzi al rispetto, ma che nuovi strumenti come quelli proposti da Gino Cecchetin, potrebbero fornire un utile aiuto nel comprendere le emozioni dei nostri studenti e la loro gestione”.

Educazione affettiva, l’intervento consigliere Belais (M5S)

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