Elba 14 Maggio 2020

Elba: Commerciante di saponi “arrotonda” con la cocaina. Coinvolte 35 persone, 8 ai domiciliari

Le dichiarazioni del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno Col. t.ST Gaetano Cutarelli

Droga e coronavirus: commerciante di saponi “capocordata” di traffici di cocaina all’isola d’Elba. In 8 ai domiciliari

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Auto della GdF davanti alla caserma Tesei di Portoferraio (Isola d’Elba)

Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno) 14 maggio 2020 – Malgrado l’emergenza sanitaria nazionale, la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Livorno sono intervenute oggi per stroncare un ingente traffico – con spaccio e consumo di droga sull’intero territorio dell’Isola d’Elba

Il traffico di cocaina era stato organizzato da un commerciante di saponi

GdF Portoferraio Cap.Scimeca briefing prima dell'intervento

Il capitano della GdF Scimeca, briefing prima dell’intervento

Affiancava alla sua attività economica, autorizzata alla vendita nel periodo di restrizioni anti-Covid, un redditizio traffico di cocaina destinato ai consumatori elbani.

Così aveva ritenuto illecitamente di incrementare i suoi profitti durante l’attuale crisi che ha colpito l’economia, anche quella isolana.

Nella mattinata odierna 27 uomini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Portoferraio (LI), coadiuvate da 4 cani anti-droga, hanno dato esecuzione all’ordine impartito dalla Procura della Repubblica di Livorno

Ordine seguito a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari scattata a carico di otto persone ed emessa dal G.I.P. del Tribunale labronico (operazione “Soap & Drugs).

Investigazioni lunghe e complesse, iniziate nel gennaio 2019 e portate avanti con intercettazioni telefoniche e ambientali nonché con una serie di blitz effettuati sempre dalla GdF di Portoferraio

Nei vari blitz anche l’arresto di un tassista elbano che era stato trovato in possesso, in una delle prime fasi delle indagini, di oltre 80 grammi di cocaina.

In base a quanto ricostruito, il “quartier generale” dei traffici illeciti, finalizzati allo spaccio e al consumo della droga, era proprio stabilito a Portoferraio.

Dall’ufficio direzionale dell’impresario (uno stanzino della saponeria), l’uomo nonostante il suo impegno nel settore del commercio di detersivi, non si faceva scrupoli a frequentare pluripregiudicati.

Tra le persone arrestate spicca inoltre la figura di un componente di un’altra famiglia imprenditoriale elbana, amministratrice di uno degli hotel più prestigiosi del capoluogo

 

Le ordinanze di custodia cautelare hanno colpito il titolare, a Portoferraio, dell’attività di prodotti per la casa e per l’igiene, ma anche i suoi sette complici.

I complici risiedevano sia sul territorio elbano, e un ottavo, il fornitore della droga, a Roma.

Nel corso delle indagini è stato appurato il traffico finalizzato allo spaccio e al consumo di più di 2 chilogrammi di cocaina.

Traffico per un valore di mercato pari a circa 200 mila euro

Sono state identificate ulteriori 27 persone, 3 segnalate all’Autorità giudiziaria e allo stato indagate, e 24 a quella prefettizia per violazioni alla normativa antidroga.

Le dichiarazioni del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno Col. t.ST Gaetano Cutarelli

“È appena scattata un’operazione antidroga all’isola d’Elba.

Abbiamo scoperto che il titolare di una saponeria a Portoferraio affiancava alla vendita dei suoi prodotti igienizzanti anche la vendita di cocaina.

Naturalmente c’era una rete che garantiva la fornitura capillare di cocaina purissima in tutta l’isola toscana, ora smantellata.

Infatti, su ordine della Procura e del GIP del Tribunale di Livorno, la Compagnia della GdF di Portoferraio ha appena arrestato 8 persone.

Gli incassi venivano garantiti non soltanto dalla vendita di beni di prima necessità, tra cui quelli per sanificare gli ambienti, non sospesa nell’emergenza da Covid, ma soprattutto dal mercato parallelo e illecito della droga.

Coinvolte in tutto 35 persone, 8 poste oggi agli arresti domiciliari, 3 indagate e 24 segnalate come consumatori di cocaina.

Nelle intercettazioni non si parlava di “cocaina” ma di vino spumante, ogni bottiglia corrispondeva a 2 etti di polvere bianca.

Gli 8 arrestati, tutti italiani, non si facevano scrupoli poi nel coinvolgere nel traffico le loro mogli e compagne, consapevolmente partecipi allo spaccio e al consumo di droga.

È la dimostrazione che nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, alcuni, pur di ottenere facili guadagni, non rinunciano alla via illegale rivolgendosi alla criminalità oppure rendendosi essi stessi protagonisti di delitti, come appunto il traffico di cocaina”.