Elba: nasce la vigna didattica, a scuola si insegnano le tradizioni
Alle radici della Viticoltura Elbana: piantare una vigna per tramandare le tradizioni
Nasce la vigna didattica dell’ISIS Foresi, in collaborazione con l’azienda Arrighi
Portoferraio (isola d’Elba, Livorno) 17 aprile 2021
“Le parole insegnano, gli esempi trascinano” affermava Sant’Agostino
Delle sue parole hanno fatto tesoro all’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. Foresi” Portoferraio dove è stata allestita la prima vigna didattica.
La vigna, coltivata ad alberello, omaggia la secolare storia vitivinicola elbana. Il vitigno scelto è tra i più antichi della tradizione: l’Ansonica.
Sono messe a dimora 115 barbatelle rispettando la classica distanza di 1 metro per 1 metro per creare la base del futuro impianto a capannello.
La cura della vigna sarà rigorosamente in regime biologico.
Il progetto è stato fortemente voluto da Enzo Giorgio Fazio, dirigente scolastico dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. Foresi” di Portoferraio
E’stato progettato e realizzato da Antonio Arrighi, titolare dell’omonima Azienda Agricola a Porto Azzurro e da Stefano Dini, agronomo del gruppo Matura con il contributo della Coldiretti Elba.
Un importante legame fra scuola e territorio con l’intento di far conoscere la storia della millenaria tradizione vitivinicola elbana.
L’Isola d’Elba, infatti, fino alla metà dell’800 era composta da 5000 ettari vitati; perlopiù vigneti ad alberello che ricoprivano le colline elbane fino quasi al mare.
Il vino dell’Elba era amato e ben conosciuto, fino all’arrivo della fillossera; un acaro importato dall’America, che ha distrutto la maggior parte delle vigne e delle produzioni elbane.
Ad oggi, la superficie vitata conta circa 300 ettari, con 14 aziende che fanno parte del Consorzio di tutela Elba DOC e una produzione di circa 800.000 bottiglie l’anno.
“I ragazzi sono il futuro dell’isola e speriamo che si possano appassionare a questa antica e importante tradizione enologica
La tradizione enologica ha le sue radici prima dell’epoca romana e, nonostante le sfide nei secoli, resiste e rappresenta l’Elba nel mondo.” – Dichiarato Antonio Arrighi.