Le elettrovalvole sono dei componenti molto utilizzati negli impianti idraulici e pneumatici e garantiscono una regolazione dei flussi del tutto automatizzata. Il loro impiego è largamente diffuso non solo negli impianti idraulici, ma anche in elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie dove occorre erogare o interrompere flussi in modo veloce ed automatico. Consultando il sito di RS Components è possibile scegliere tra numerosi modelli di elettrovalvole, che possono essere utilizzate con diverse sostanze liquide o gassose.
Cos’è un’elettrovalvola?
Le elettrovalvole idrauliche si possono definire banalmente come dei rubinetti che consentono di essere comandati a distanza tramite una centralina. Possono essere impiegate per regolare il flusso di liquidi di vario tipo come acqua, olio, carburanti, fluidi termovettori oppure di sostanze gassose. Grazie al loro impiego, è possibile automatizzare completamente un impianto ed eliminare l’intervento manuale, inoltre consentono una regolazione dei flussi estremamente precisa, sicura e veloce, cosa non ottenibile operando a mano.
La maggior parte delle elettrovalvole idrauliche funzionano grazie ad un solenoide, ovvero un magnete che tramite impulsi elettrici riesce ad aprire o chiudere la valvola consentendo o meno il passaggio della sostanza.
Tipi di elettrovalvole idrauliche
Esistono diversi tipi di elettrovalvole divise per caratteristiche come tipo di alimentazione, disposizione dei condotti interni, sostanza utilizzabile e pressioni di funzionamento (minime o massime). Tra le elettrovalvole idrauliche a solenoide è possibile individuare:
- Elettrovalvole monostabili: questo tipo di valvola è dotata di un solo solenoide e di una molla. Quando il solenoide viene alimentato, la valvola cambia posizione consentendo oppure impedendo il passaggio del liquido o gas, altrimenti torna meccanicamente (grazie alla molla) in posizione di riposo che può essere chiusa o aperta.
- Elettrovalvole bistabili: a differenza del tipo monostabile questa elettrovalvola ha 2 solenoidi, che alimentati in modo alternato per modificarne la posizione, consentono di aprire o chiudere la valvola.
Un’altra distinzione tra le varie elettrovalvole idrauliche può essere fatta in base al materiale di costruzione, che può essere di plastica, di ottone e di acciaio inox. Per quanto riguarda le elettrovalvole di plastica, sono impiegate in campo alimentare o chimico; quelle in ottone per gas inerti o liquidi, come acqua, petrolio, olio. Negli impianti in cui il flusso è composto da sostanze corrosive o fluidi alimentari a rischio contaminazione, invece, vengono utilizzare le elettrovalvole in acciaio inossidabile.
Come utilizzarle
Bisogna valutare attentamente il tipo di impianto su cui verrà installata l’elettrovalvola per scegliere quella più adatta. A seconda della conformazione dell’impianto si sceglierà se acquistarne una a 2 vie o multivia e con quante posizioni. I numeri che si trovano accanto ai vari modelli di elettrovalvole (Es. 3/2) indicano proprio rispettivamente il numero delle vie e quello delle posizioni possibili.
Può essere necessario in alcuni casi avere una regolazione del flusso proporzionata alla quantità di corrente erogata. In questo caso bisogna scegliere un’elettrovalvola proporzionale che non si limita al semplice aprirsi o chiudersi totalmente. Un altro fattore da non sottovalutare è l’ambiente di applicazione, infatti molte di queste valvole sono sensibili all’umidità.
Le elettrovalvole trovano applicazione anche nei sistemi di emergenza dove occorre aprire o chiudere un flusso, nei compressori per ridurre la coppia sul motore oppure negli impianti di irrigazione, dove grazie a elettrovalvole bistabili è possibile un notevole risparmio idrico.
Rs Components
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