Ematologia Livorno, inaugurate due stanze con “filtri assoluti” per pazienti immunocompromessi (Foto)
LIVORNO, 15 febbraio 2022
Sono state inaugurate oggi, lunedì 14 febbraio, due stanze del reparto di Ematologia dotate di filtraggio assoluto Hepa (High Efficiency Particulate Air filter) destinate ad ospitare pazienti immunocompromessi. La nuova dotazione, frutto della donazione dell’Associazione Italiana Leucemie (Ail) di Livorno permetterà di migliorare in termini assoluti la sicurezza dei pazienti ricoverati grazie ad un sistema di cosiddetto “filtraggio assoluto” in grado di bloccare fino al 99,995% delle infezioni derivanti da organismi comunemente presenti nell’ambiente.
“I pazienti con deficit immunitari come quelli trapiantati o che ricevono trattamenti – spiega Enrico Capochiani, direttore dell’Ematologia Aziendale e primario del reparto livornese – possono non essere capaci di resistere alle infezioni da parte di organismi capaci di vivere e di riprodursi comunemente nel polmone dell’uomo. Grazie a questo nuovo sistemi di filtraggio siamo in grado di abbattere considerevolmente il rischio di possibili infezioni assicurando maggiore sicurezza ai nostri degenti. In un reparto come il nostro le infezioni rappresentano un pericolo dal quale difendersi a tutti i costi. E quando le difese personali sono ridotte a causa della stessa malattia o dei trattamenti necessari per combatterla, l’isolamento e tutti i presidi che possano creare una barriera con l’ambiente esterno diventano l’arma di prevenzione più potente di cui si possa disporre”.
“L’ospedale di Livorno rappresenta un punto di riferimento importante per i pazienti onco-ematologici di questo territorio e non solo – dice Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – anche grazie alla presenza di un team di alto livello guidato dal dottor Enrico Capochiani, che ringrazio per la disponibilità e la professionalità. Data la grande rilevanza di questo servizio, abbiamo cercato negli anni di migliorare il reparto che rappresenta una eccellenza nel panorama sanitario non solo locale. In questo senso davvero importante è stato il ruolo dell’associazione Ail che è da sempre supporta l’Ematologia dimostrando la sua vicinanza ai pazienti e al personale medico e infermieristico”.
“I lavori e le attenzioni all’ospedale attuale – ammette Luca Salvetti, sindaco di Livorno – non possono fermarsi in attesa del nuovo. Per questo salutiamo con soddisfazione questa nuova possibilità messa a disposizione nel reparto diretto dal dottor Capochiani grazie all’intervento dell’Ail che da sempre cura e sostiene i pazienti affetti da leucemie”
“La sanità livornese ancora una volta – dice Francesco Gazzetti, consigliere regionale intervenuto in rappresentanza del presidente Giani – dimostra il suo valore e la qualità messa a disposizione dei cittadini. Fa ancora più piacere che ciò sia stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Ail che, grazie alla capacità e disponibilità del suo presidente Baldi, riesce sempre a far convergere gli sforzi di tutti in un’unica direzione: la migliore gestione dei malati”.
“La giornata di oggi – ricorda Alessandro Baldi, presidente Ail Livorno – dimostra quanto la collaborazione tra pubblico e privato possa portare frutti importanti. Di questo ringrazio oltre a Regione Toscana, Comune di Livorno e Azienza USL Toscana nord ovest, anche la Fondazione Livorno, la Banca Popolare di Milano agenzia di Livorno e la casa farmaceutica Abbvie per il supporto assicurato”.
Come funziona. I filtri HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter) indica un particolare sistema di filtrazione ad elevata efficienza composto da foglietti filtranti di microfibre che hanno il compito di bloccare le particelle solide inquinanti presenti nell’aria. Nelle due stanze viene fornita aria filtrata da filtri Hepa a una velocità che può arrivare fino a 10 cambi d’aria completi ogni ora permettedo così di mantenere una cosiddetta “pressione positiva” che impedisce all’aria ambientale non filtrata di entrare ad esempio dalle porte. La contemporanea presenza di un sistema a pressione positiva e di aria priva di spore micotiche nella stanza di degenza, consente una netta riduzione dei rischi infettivi nei pazienti immunodepressi, quali i pazienti oncoematologici.