Erosione a Rosignano, FdI: “un decennio di ripascimenti e problemi ancora irrisolti”. Le domande all’amministrazione
Rosignano Marittimo (Livorno) 22 maggio 2022
I consiglieri comunali (FdI) Stefano Scarascia e Fabio Niccolini intervengono sulle operazioni in corso di ripascimento di arenili situati lungo la costa del del Comune di Rosignano Marittimo
I due consiglieri portano all’attenzione dell’amministrazione comunale con un’interpellanza alcune semplici domande che sono, in fondo; le domande dei comuni cittadini che finanziano questi interventi le legittime domande dei cittadini
“Gli importi complessivi degli interventi si aggirerebbero, sempre con riferimento alle notizie stampa peraltro trionfalistiche nei toni ma imprecise nei numeri, intorno ai 2,5 milioni di euro.
Fratelli d’Italia esprime soddisfazione e consenso per tutte le iniziative tendenti al mantenimento in buono stato del nostro territorio ed ancor più, laddove possibile, al suo miglioramento.
E’ noto che il fenomeno erosivo costiero richiede molta attenzione ed interventi di riequilibrio della linea di battigia mai facili ma sempre molto costosi.
E’ altresi consolidato, nella letteratura scientifica e nella comune esperienza, che quasi mai l’erosione si presenta in assenza di interventi e cause antropiche, le quali possono essere sia locali (ad esempio con posizionamento di pontili, pennelli e scogliere in modo inappropriato), modificativi del trasporto costiero del materiale in sospensione sostanzialmente di origine fluviale, sia remoti per il venir meno del materiale stesso a causa dello sfruttamento non corretto di quella fonte con prelievi per necessità industriali ed edilizie
Abbiamo consapevolezza che solo una parte di queste attività possono essere controllate dalla nostra Amministrazione, tuttavia avendo assistito negli anni a numerosi interventi di ripascimento i quali non hanno risolto la questione,
riteniamo doveroso rivolgere alcune domande che sono, in fondo, le domande dei comuni cittadini che finanziano questi interventi.
Quanti interventi di ripascimento sono stati effettuati negli ultimi dieci anni?
Quante spese sono state sostenute direttamente dal Comune e quante da altri enti pubblici?
Sono stati effettuati studi atti a scoprire se interventi antropici locali, da chiunque realizzati, possano aver causato e/o aggravato l’erosione costiera?
Se gli studi esistono se ne è tenuto conto per procedere a interventi correttivi ma strutturali, che non sono, o almeno non sono soltanto i ripascimenti?
Se gli studi non esistono cosa si aspetta a commissionarli senza tener in alcun conto interessi privati di chicchessia?
Considerando i ripascimenti effettuati quale è la proporzione tra arenili di libero uso e arenili in concessione?
Quale è la somma dei canoni demaniali introitati dall’Amministrazione da parte dei concessionari che hanno fruito dell’intervento pubblico?
Viene richiesto un contributo percentuale ai concessionari che traggono diretto ed immediato beneficio dagli interventi?
Ricordiamo che sul nostro territorio esistono situazioni ed offerte di stabilimenti balneari molto differenziate; riteniamo, quindi, che sarebbe ragionevole tenerne in debito conto nella programmazione della spesa pubblica.
Ciò al fine di realizzare una più equa distribuzione delle risorse destinate ai ripascimenti, a partire dalle spiagge destinate al libero uso”.
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