Attualità 3 Settembre 2020

ESA lancia nello spazio 53 satelliti grazie ad un dispositivo italiano costruito da Avio

Italia, estero – Scienza e tecnologia, 3 settembre 2020

Il lanciato dalla base europea di Kourou nella Guyana Francese del razzo razzo europeo Vega 

Il lanciato dalla base europea di Kourou nella Guyana Francese del razzo razzo europeo Vega. Foto ESA

 

E’ stato lanciato nella notte dalla base europea di Kourou nella Guyana Francese Il razzo europeo Vega

Grazie al dispenser SSMS  (Small Spacecraft Mission Service) il razzo dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) porta in orbita per la prima volta ben 53 satelliti.

Ssms  è la  rivoluzionare dei servizi spaziali, incentiva la space economy.

Con questo sistema è infatti possibile portare nello spazio satelliti con un basso costo.

dispenser SSMS  (Small Spacecraft Mission Service)

Dispenser SSMS  (Small Spacecraft Mission Service). Foto ESA

L’SSMS dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è costruito in Italia dalla Avio.

Nella notte ha rilasciato in orbita sette micro satelliti del peso dai 15 ai 150 kg. e altri 46 satelliti più piccoli, i CubeSat; tutti rilasciati in orbite eliosincrone a circa 515 Km e 530 Km di altezza. L’ultimo satellite è stato rilasciato 104 minuti circa dopo il lancio.

Circa la metà della massa totale dei 53 satelliti inglobati da Arianespace nel lancio di oggi, provengono dagli Stati Membri (ne sono rappresentati otto)

L’ESA ha contribuito allo sviluppo di quatto di essi – il micro satellite di 113 Kg ESAIL e tre CubeSat: Simba, Picasso e FSSCat/ Φ-sat-1.

Il satellite ESAIL, costruito nel Lussemburgo da LuxSpace, aiuterà a consegnare la prossima generazione di servizi derivati dallo spazio per il traffico marittimo.

Traccerà le navi rilevando i loro messaggi di sistema di identificazione automatica in tutto il mondo, migliorando la sicurezza in mare.

Aiuterà inoltre nel monitoraggio della pesca e della protezione ambientale.

Simba, guidato dal Reale Istituto Meteorologico del Belgio (con l’Università di Leuven e ISISpace nei Paesi Bassi), è un CubeSat che utilizzerà un radiometro in miniatura per misurare due importanti variabili climatiche: le radiazioni solari in arrivo e la radiazione terrestre in uscita su tutte le lunghezze d’onda, come pure dimostrare un accurato sistema di controllo dell’assetto.

Picasso (guidato dall’Istituto Belga di Aeronomia Spaziale insieme al Centro di Ricerca Tecnica finlandese VTT Finlandia e Clyde Space nel Regno Unito), misurerà la distribuzione dell’ozono stratosferico, la temperatura nella mesosfera – utilizzando uno strumento per immagini, o imager, multispettrale in miniatura di nuova concezione, e la densità degli elettroni nella ionosfera grazie ad una serie di quattro sonde elettrostatiche.

La missione FSSCat (Federated Satellilte Systems) proposta dall’Universitat Poliltècnica de Catalunya al concorso Copernicus Masters 2017, è stata sviluppata da un consorzio di società e istituti europei.

Permette di portare avanti la prima iniziativa ESA con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a bordo di una missione di osservazione della Terra.

La pionieristica tecnologia denominata ɸ-sat-1 (pronunciato fisat-1) farà in modo che soltanto i dati utilizzabili vengano inviati a terra.

Ciò renderà il processo di gestione di questi dati più efficiente, consentendo agli utenti l’accesso a informazioni più tempestive – a beneficio della società nell’insieme.

 

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