Ethereum: cosa aspettarsi dalla criptovaluta nei prossimi mesi? Le previsioni degli esperti
Ethereum rimane al centro degli interessi degli investitori, tanto che sono in molti a ritenere che il token nelle prossime settimane potrebbe ritornare all’ATH fissato a metà maggio, ovvero alla cifra di 4.300 dollari. Alcuni rumors parlano di un probabile semestre di crescita per il mercato criptovalutario, legato all’approvazione di ETF da parte della Securities and Exchange Commission statunitense, e di cui dovrebbe beneficiare anche l’Ether; in generale, la tendenza è quella di una crescita sostanziosa anche sul lungo periodo e ciò dovrebbe contribuire a riportare la moneta a un valore prossimo a quello toccato nella scorsa primavera, se non più alto.
Guardando a queste previsioni su ethereum elaborate dagli analisti di ethereum-news.it, si nota come il fermento intorno al token creato da Vitalik Buterin sia molto vivo. Diverse autorevoli voci all’interno del panorama finanziario collocano Ether addirittura prossimo al valore record di 10.000 dollari e, pur non disponendo di elementi certi per confermare tale indiscrezione, è indubbio che numerosi investitori di grosso calibro abbiano deciso di appoggiare la criptovaluta acquistandone ingenti quantità.
Cosa può cambiare per Ethereum
Il clima di grandi aspettative creatosi attorno ad Ethereum in questi mesi è in parte dovuto anche al famoso aggiornamento che dovrebbe far progredire il progetto a una cosiddetta fase 2.0, basate anche su transazioni Pos molto rapide ed economiche. Le migliorie che dovrebbero portare il token ad essere più performante sono state confermate anche dal celebre esperto Marius Van Der Wijden, il quale ha assicurato che nell’immediato futuro della moneta, una volta, cioè, avvenuto il passaggio alla fase 2.0, non sarà neppure più necessario minare l’Ether.
Il progetto dell’Ehtereum 2.0 parte da lontano: nel dicembre 2020, infatti, venne dato avvio al cosiddetto “Beacon Chain”, ovvero una serie di operazioni tese a migliorare la moneta; i prossimi scalini, denominati “The Shard Chains” e “The Docking”, ne rappresentano un ulteriore evoluzione. Il primo dovrebbe infatti rendere l’ecosistema Ethereum in grado di processare e di archiviare una mole maggiore di dati rispetto a quanto avviene oggi, mentre la fase conclusiva “Docking” si prefigge di far diventare Ethereum una proposta sostenibile, scalabile e, soprattutto, più sicura per gli investitori.
Come investire in Ethereum
L’utente che desidera investire su Ethereum ha a disposizione due modalità. La prima prevede l’acquisto diretto della criptovaluta da un exchange (i più famosi sono Coinbase e Binance) e presuppone di possedere un portafoglio digitale, denominato wallet, dove tenere al sicuro i token. Si tratta di una strategia d’investimento usata in genere da chi ha in mente di mantenere la proprietà del denaro per diverso tempo, pertanto rappresenta un’operazione progettata per un arco temporale abbastanza lungo.
Chi, invece, desidera investire a breve termine, può avvalersi delle opportunità offerte dal trading online. Il trading è un’attività sicura e del tutto legale basata sull’avvio di numerose compravendite all’interno di un tempo limitato. Per fare trading occorre però appoggiarsi a un broker, vale a dire una piattaforma che funge da intermediario e che si occupa di porre in relazione l’utente con i mercati finanziari. Esistono numerosi broker con i quali fare trading, tuttavia è fondamentale avvalersi solo di piattaforme affidabili e in possesso delle certificazioni internazionali. La maggior parte delle piattaforme, inoltre, mette a disposizione la possibilità di fare trading utilizzando i CFD: si tratta di uno strumento utile molto appezzato dai trader che consente di investire anche se non dispone di un capitale ingente. Attraverso i CFD, infatti, l’utente non è obbligato ad acquistare direttamente l’asset, ma può limitarsi a speculare sul suo sottostante, guadagnando sulle oscillazioni di prezzo.