Discarica di Limoncino, Europa Verde Livorno alza la voce: l’Autorizzazione Integrata Ambientale è illegittima senza una via d’accesso, è tempo di una soluzione definitiva”
Livorno 10 ottobre 2025 Discarica di Limoncino, Europa Verde Livorno alza la voce: l’Autorizzazione Integrata Ambientale è illegittima senza una via d’accesso, è tempo di una soluzione definitiva”
Europa Verde Livorno alza la voce: “l’Autorizzazione Integrata Ambientale è illegittima senza una via d’accesso. Dopo anni di battaglie legali e rischi ambientali, è tempo di una soluzione definitiva”.
“Gli ecologisti chiedono un intervento immediato e risolutivo da parte della Regione Toscana per porre fine allo scandalo della discarica del Limoncino, chiedendo che venga acquisita l’intera area per garantirne la messa in sicurezza e la definitiva bonifica.
Nonostante le chiare evidenze e le sentenze dei tribunali, la vicenda del Limoncino continua a rappresentare un’anomalia istituzionale e ambientale che non è più tollerabile.
Un impianto incompatibile e pericoloso
La discarica, autorizzata a ricevere 900.000 tonnellate di rifiuti speciali, si trova nel cuore della Riserva dei Monti Livornesi, un’area di pregio naturalistico e archeologico. L’area è classificata dallo stesso Comune di Livorno come zona ad elevata pericolosità geomorfologica e a forte rischio di erosione, soggetta a vincolo idrogeologico.
Il rischio è elevatissimo: in passato, la zona ha contribuito all’approvvigionamento idrico della città e la sorgente del Limone giace “tombata” proprio sotto la discarica.
Il paradosso legale della via del Limoncino
Il cuore del problema risiede nell’accesso. La Via del Limoncino, l’unica via per la discarica, è stata dichiarata da sentenze civili come una strada privata, non soggetta ad uso pubblico e non idonea al transito di mezzi pesanti industriali per motivi strutturali e di sicurezza.
Nonostante questo chiaro divieto giudiziario, la Regione Toscana ha rilasciato nel luglio 2023 un’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), autorizzando la Società Livrea a gestire l’impianto per altri 10 anni. L’assurdità di questa decisione è lampante: come si può autorizzare una discarica a operare quando è legalmente priva di una strada di accesso per i camion dei rifiuti? La stessa Regione ha liquidato la questione in modo apodittico e, a nostro avviso, errato, affermando che “l’accessibilità al sito non sarebbe pertinente all’AIA”.
L’unica soluzione: l’intervento pubblico
Questa situazione ha esposto per anni i cittadini del Comitato che si oppone alla discarica a sistematiche azioni legali da parte della società privata. Dopo anni di battaglie legali che hanno visto i cittadini tutelare la legalità e l’ambiente in assenza di supporto istituzionale adeguato, l’unica strada percorribile per onorare la tutela ambientale, l’incolumità pubblica e la legalità è un’azione forte e definitiva.
Europa Verde Livorno chiede a Eugenio Giani di impegnarsi affinché la Regione eserciti il proprio potere e responsabilità:
Revoca Immediata dell’AIA rilasciata nel 2023, basata su un presupposto di accessibilità insussistente e in contrasto con le sentenze civili.
Acquisizione dell’Area del Monte La Poggia, al fine di espropriare il sito all’interesse privato e avviarne la bonifica e la riqualificazione ambientale, restituendo l’area al Parco delle Colline Livornesi e alla cittadinanza.
“La Regione non può voltare le spalle a questa situazione. Autorizzare una discarica senza strada di accesso, in un’area a rischio idrogeologico e di pregio naturalistico (vicina al SIC Monti Livornesi), è una decisione ingiustificabile. Chiediamo che si metta fine a questa umiliazione per la nostra città e per i cittadini che da anni lottano: l’unica via d’uscita è l’acquisizione pubblica e la definitiva chiusura dell’impianto,”
E’ quanto dichiarano in una nota stampa Lorena Marzini e Gabriele Volpi, Co-Portavoce di Europa Verde Livorno”.