Ex labrogarden, palestra, aree verdi, parco e villette, NO Cubone ribadisce a Salvetti: “La palestra alla Labrogarden”
Il comitato No Cubone interviene sulle risposte del sindaco Luca Salvetti in merito alla costruzione del parco pubblico vicino al terreno sul quale sorgeranno delle nuove villette
“Abbiamo letto la risposta del Sindaco relativamente alle villette di nuova costruzione nella zona di via del Crocino, a poche decine di metri dai terreni dell’ex Labrogarden, la zona dove, noi, a gran voce, chiediamo all’amministrazione di far costruire il cubone.
Il Sindaco facendo riferimento al piano attuativo del Nuovo Centro approvato nel 2008, confermato poi con la variante al piano attuativo del 2016, fa notare che sulla carta c’è la dicitura “res.” che individua quella parte di quartiere già destinata al residenziale.
Visto che il Sindaco cita l’originario Piano del Nuovo Centro, come mai si dimentica di dire che l’area accanto alle 50 villette era già prevista al tempo come sportiva e dunque adatta anche alla costruzione del Cubone?
Ribadiamo la domanda: perché riportare a verde un’area già cementificata e cementificare un’area verde?
L’eventuale parco, essendo distante dalle case della Scopaia diventerà ad uso quasi esclusivo per i proprietari delle villette.
Torniamo a dire che alla ex-labrogarden ci sono ben 37.000mq di terreno comunali destinati a servizi di cui 22.000 già cementificati e ora finalmente in fase di recupero. Il cubone, occupando 2000mq su 37000, può essere inserito in un parco verde o può essere implementato il progetto di “cittadella dello sport” con anche impianti sportivi all’aperto tutt’intorno, come previsto dal piano del 2008. Inoltre, il complesso sportivo, di valenza anche regionale, essendo inserito in un’area a nord del quartiere vicina alla variante, sarebbe molto più facilmente raggiungibile per chi viene da fuori senza entrare nel rione e senza avventurarsi nelle strade interne mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini.
Inoltre, alla ex-labrogarden ci sarebbe posto anche per un numero adeguato di parcheggi che in via san Marino non ci sono e andrebbero creati con ulteriore consumo di suolo”.