Cronaca 26 Agosto 2022

Fatti di via Giordano Bruno, Sorgente: “Alcune forze politiche provano a cavalcare certe sciagure per accaparrarsi qualche voto”

Livorno 26 agosto 2022

Sulla morte di Denny Magina esprimo vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari che chiedono giustizia per la morte di un ragazzo di 29 anni.

Alcune forze politiche provano a cavalcare certe sciagure per accaparrarsi qualche voto, ma la situazione necessita di soluzioni concrete e non di alzare la tensione.

Le informazioni certe che abbiamo sulla morte di Denny sono il fatto che sia caduto dalla finestra di un alloggio occupato abusivamente, presumibilmente da spacciatori.

Ed è su questi due elementi che ci dovremmo concentrare: occupazioni abusive e spaccio.

 

Elementi certamente non nuovi per la zona di Via Giordano Bruno e che, senza il giusto approccio, rischiano di degenerare con le conseguenze a cui assistiamo in queste ore.

La procedura che il Comune e Casalp adottano, riacquisendo un singolo alloggio occupato per volta, invece che un intero blocco condominiale in modo coordinato, non può incidere sulla qualità di vita di un contesto ormai così degradato.

La possibilità di una rioccupazione immediata da chi “gestisce” le occupazioni e favorita da altri abusivi è all’ordine del giorno; in questo contesto illegale chi spaccia e chi fa uso di sostanze si incontrano, creando un mercato anche per chi viene da fuori.

Per risanare un contesto alla radice, ripartendo da zero, l’amministrazione M5S approcciò la questione definendo un modello di “risanamento erp ad interi blocchi”, utilizzato con successo per lo sgombero del Picchetto.

In questo modo si riesce a resettare il contesto, ricreando fiducia nei residenti.

Occorrono delle azioni coordinate di Casalp e Ufficio Casa: una accurata indagine preliminare dei servizi sociali per verificare eventuali situazioni a rischio fragilità negli alloggi da liberare, una precedente attività per l’avvio immediato dei lavori di ripristino degli alloggi il giorno dopo la loro liberazione e l’individuazione delle nuove famiglie assegnatarie.

E’ necessario un intervento congiunto delle forze dell’ordine in supporto degli operatori direttamente coinvolti nella liberazione contemporanea di tutti gli alloggi occupati dell’area su cui si decide di effettuare l’intervento. Infine una attività di sorveglianza degli alloggi per tutta la durata dei lavori fino ad assegnazione avvenuta.

I residenti di Via Giordano Bruno chiedono rispetto delle regole e solo con un reset di legalità potremmo cercare di inserire anche uno strumento interessante che è contenuto nella Legge regionale 2/2019, riservando un alloggio di servizio a favore di un’associazione che possa svolgere processi di mediazione sociale e culturale che faccia da antenna della situazione.

Ci auguriamo, per il bene dei cittadini della Guglia che tutte le istituzioni coinvolte trovino la giusta sinergia per operare in modo incisivo.

Stella Sorgente, candidata M5S

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