Fermato tunisino con un borsone pieno di merce rubata e arnesi da scasso
Polizia di Stato : “cittadino tunisino indagato in stato di liberta’ per: ricettazione, furto aggravato in concorso con persona rimasta ignota e possesso di oggetti atti allo scasso.
Personale dell’UPGSP, nella giornata del 23.05.18, ha indagato in stato di liberta’:
D.M. nato il 23.07.1996 in Tunisia, domiciliato a Livorno, con pregiudizi di polizia e penali;
in particolare alle ore 11.40, a seguito di nota diramata dalla locale sala operativa, il personale si portava in via Grande in quanto un extracomunitario a bordo di un mezzo pubblico, era stato colto da malore.
Sul posto si riconosceva lo straniero che intanto si trovava a bordo di un’ambulanza del 118 per le cure.
Lo stesso deteneva una borsa da palestra in tela di colore blu contenente alcuni indumenti da ginnastica, e detergenti per il corpo.
Si procedeva ad un piu accurato controllo trovandolo in possesso di un abbonamento relativo ad una palestra della citta’.
Gli agenti procedevano quindi ad una perquisizione personale che dava esito positivo in quanto l’uomo e’ stato trovato in possesso del seguente materiale: giravite lungo 11 centimetri con manico di colore giallo e nero, un giravite lungo 17 centimetri col manico di colore rosso, un piccone senza manico lungo 24 centimetri di colore rosso, un cellulare di marca apple modello iphone 5c di colore giallo senza sim , un cellulare marca samsung modello a3 senza sim, un cellulare di marca samsung modello note 2 con sim bloccata e un cellulare marca komu modello x1 dual sim con una sim ancora inserita e funzionante.
le successive indagini hanno permesso di rintracciare il proprietario del borsone della palestra asportato nella mattinata e tutti i proprietari dei telefoni cellulari ai quali sono stati restituti in sede di denuncia.
Tra le vittime vi è una persona alla quale è stata asportata dalla propria auto una borsa contenente oggetti personali, documenti, portafogli e un cellulare marca samsung mod. a3 di colore bianco corrispondente ad uno di quelli rinvenuti allo straniero.
Una signora all’interno degli uffici di polizia, mediante composizione fotografica, riconosceva nel cittadino fermato l’autore del furto dalla stessa subito”.