Cronaca 17 Agosto 2021

Fials Toscana in stato di agitazione nei confronti della Giunta Regionale Toscana e Assessorato Salute

Livorno 17 agosto 2021

Il sindacato FIALS REGIONALE TOSCANA informa  della proclamazione stato di agitazione e delle ragioni che hanno determinato questa decisione.

La gestione inadeguata da parte della regione delle risorse destinate alla emergenza Covid dopo i trasferimenti statali e il blocco delle assunzioni sta mettendo in grave crisi tutte le realtà sanitarie territoriali.

A ciò si aggiunge la cronica carenza di personale per il mancato turn-over da parte delle UU.SS.LL. e Aziende sanitarie.

Le notizie apprese riguardanti il blocco delle assunzioni deciso dalla Giunta Regionale Toscana risulta allarmante. Preoccupa conoscere dagli organi di informazione che a fronte di ben 264 milioni di euro assegnati dai trasferimenti statali soltanto 70 sono stati spesi per incrementare le assunzioni. Se il dato sarà confermato saremo di fronte ad una scelta irresponsabile rispetto alla diffusione del virus SARS che sta determinando l’aumento dell’occupazione dei posti letto e la necessità di incremento delle prestazioni. Il FIALS ritiene indispensabile fare chiarezza e fornire, da parte della Giunta Regionale, le dovute informazioni sulla spesa, gli investimenti in personale e strutture per fronteggiare la fase del progressivo accrescimento dei contagi e rispondere alle ordinarie necessità di cura dei cittadini. Non è tollerabile apprendere le notizie dalla stampa. La G.R.T. deve svolgere su questi temi un doveroso confronto. Siamo in presenza di cifre spese e numeri importanti di personale assunto che non hanno riscontro nelle situazioni di difficoltà registrate nelle USL dover rileviamo diffuse carenze di personale. I lavoratori sono da tempo sottoposti ad un lavoro stressante derivante dall’aumento delle ore di straordinario e delle prestazioni aggiuntive che hanno raggiunto livelli abnormi. I carichi di lavoro si sono aggravati con potenziali esposizioni a vari rischi e responsabilità. Ci risultano: sistematiche violazioni del CCNL in materia di pronta disponibilità (utilizzata per sopperire alla mancanza di personale), delle norme che regolano l’orario di lavoro per la mancata fruizione del riposo settimanale e giornaliero di 11 ore, la deroga alla formazione, preciso dovere del datore di lavoro, prevista dal Codice della Sicurezza in caso di trasferimento dal servizio di appartenenza. Questo quadro è inaccettabile per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione per protestare contro un comportamento arrogante e dannoso della Giunta Regionale nei confronti dei lavoratori e dei cittadini. La Giunta Regionale Toscana non ha saputo compiere scelte di programmazione sanitaria e gestire le risorse in funzione di future prospettive e all’altezza delle necessità emergenti. In parte questi rilievi trovano una conferma nel rapporto della Corte dei Conti del luglio 2021. Tutti ricordano le “clamorose” affermazioni del Presidente Rossi sulle eccedenze del personale sanitario propedeutiche alla ristrutturazione del S.S.R. con la L.R. 84/2015 che ha determinato, tra l’altro, riduzione di servizi e personale. Molte delle decisioni assunte nella Sanità Toscana in ambito legislativo e nella gestione delle risorse per il personale sono frutto di Intese con i Sindacati Confederali che hanno da sempre un obiettivo politico prioritario cioè quello di sostenere chi governa la Regione invece di tutelare efficacemente i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Questo è avvenuto con la condivisione della L.R. 84/2015 e la sottoscrizione della “Pre-intesa” del gennaio 2021 (delibera GRT n.48/2021). Gli effetti devastanti della applicazione della L.R. sono noti come purtroppo stanno manifestandosi in tutta loro portata quelli della “Pre Intesa” sottoscritta dai Sindacati Confederali che doveva fornire soluzioni alle procedure di reclutamento del personale, alla mobilità interaziendale e alla implementazione delle assunzioni. Un Accordo che non ha prodotto nessuna realizzazione e nei fatti si è rivelato un’operazione di mera propaganda senza effetti risolutivi per le criticità esistenti. Le necessarie ed indispensabili assunzioni non ci sono state le aspettative sono state vanificate e i diritti dei lavoratori sacrificati. Non si giustificano le lamentazioni dei Sindacati Confederali che hanno sottoscritto un atto privo di concretezza come la “Pre-Intesa” e sono corresponsabili delle scelte compiute insieme alla Giunta Regionale del progressivo ridimensionamento della Sanità Pubblica. Per noi è indispensabile voltare pagina e aprire una nuova stagione per la Sanità Toscana. Occorre ripartire dalla partecipazione di tutti i soggetti sindacali e sociali senza alcuna discriminazione per costruire un progetto con le certezze di una programmazione con scadenze e risorse con la finalità di riprendere il percorso da tempo ridimensionato per servizi erogati in base ai principi universalistici e di gratuità delle prestazioni. Oggi assistiamo ad un proliferare di convenzioni e devoluzioni verso il settore privato e di pagamento delle prestazioni per i cittadini. Basta con le riduzioni di posti letto e la soppressione di Unità Operative negli Ospedali ed in particolare di quelli periferici. Il FIALS ritiene fondamentali gli investimenti nelle strutture (es. Case di Salute, attività territoriali) e nella risorsa personale. Con queste posizioni ci presenteremo al tavolo di raffreddamento con la Regione e a quello di conciliazione presso la Prefettura di Firenze. Vogliamo mettere al centro della nostra iniziativa il reclutamento del personale dando priorità al tempo indeterminato riducendo al minimo l’utilizzo del lavoro interinale e con regole snelle per concorsi e mobilità interaziendali in particolare per infermieri operatori socio sanitari e tecnici sanitari. Per il FIALS è necessario attuare misure immediate, risolutive e concrete.

Nessuna deroga ai diritti. Siamo pronti a sostenere l’iniziativa, se necessario con opportune azioni di lotta, perché non accettiamo più il progressivo declino della sanità pubblica

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