Filiali chiuse e ingressi limitati: code e disagi fuori dalle banche
Le poche agenzie aperte ricevono solo su prenotazione
Livorno, 31 marzo 2020 – In molti lettori ci stanno segnalando in questi giorni come un servizio essenziale – quello di accesso al proprio credito – stia diventando veramente disagevole. Mentre per fare la spesa basta accodarsi a distanza di sicurezza e attendere il proprio turno, in gran parte delle banche si accede ora solo su appuntamento, come se i soldi all’interno venissero regalati.
Non solamente gran parte delle filiali sono chiuse o lavorano a giorni alterni, ma presentarsi direttamente è quasi inutile perché si viene rimandati indietro; o perlomeno c’è da discutere o da chiedere piaceri per svolgere una operazione che a un correntista non dovrebbe essere certo negata.
Alcune banche hanno predisposto un contorto meccanismo con prenotazione online e successivo richiamo telefonico da parte di un call center centralizzato. Il risultato finale è che, in molti casi, prima di 48 ore non c’è modo di accedere alla propria banca per fare un’operazione diversa dal prelievo dai bancomat stradali. Questo discutevole meccanismo sta intanto mettendo in difficoltà molti le cui scadenze finanziarie sono collegate al fine mese: chi deve pagare ad esempio la rata di un mutuo entro la fine di marzo rischia concretamente di non riuscire a farlo in tempo. L’orario di apertura delle banche del resto è già di per sè limitato: da lunedì al venerdì e con orari di fatto limitati alla sola mattinata e a una breve finestra pomeridiana.
Nella giornata di ieri erano diverse le file di persone fuori dalle poche filiali aperte. Il nuovo “sistema” di prenotazioni le dovrebbe ridurre, ma al prezzo di limitare in modo discrezionale o ritardare quello che dovrebbe essere un servizio essenziale, al pari di quello delle rivendite di cibo.
(foto d’archivio)