Fondi pesca, la Regione chiede di raddoppiare l’intervento per i “Flag” della Costa
“La sinergia tra istituzioni e operatori privati può essere una chiave decisiva per lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca e di acquacoltura”. Così l’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca Marco Remaschi ha sintetizzato il valore dei Flag (Gruppi d’azione locali formati da soggetti pubblici e privati) e il loro ruolo nevralgico per il settore ittico e l’economia della costa a conclusione del primo seminario nazionale dei Flag organizzato a Orbetello (Grosseto). Un evento nel corso del quale l’assessore ha anche voluto sostenere le istanze della Toscana volte a raddoppiare le risorse da destinare ai Flag della Costa.
Il seminario, organizzato dalla Regione Toscana insieme al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dalla Commissione Europea, ha fatto registrare una nutrita partecipazione di soggetti coinvolti a livello istituzionale ed operativo nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Un confronto a tutto tondo sulle tematiche relative alla pesca: dalla trasformazione alla valorizzazione del prodotto ittico, dalle questioni ambientali al tema della diversificazione delle attività, dalla formazione professionale degli operatori alle prospettive di ambiti operativi complementari alla pesca come ad esempio il pesca turismo e l’ittiturismo.
In questa sede l’assessore ha voluto anche spiegare e sostenere la posizione della Toscana in relazione ai Flag della Costa: “Siamo così convinti del valore e dell’importanza di questo strumento – ha detto – da aver chiesto alla commissione europea di rimodulare le risorse a noi destinate nell’ambito del Feamp, il Fondo comunitario per le attività ittiche, in modo da destinare ai Flag più del doppio delle risorse attualmente previste (da 2,8 a 6,9 milioni) in modo da coinvolgere tutto il territorio regionale interessato dalla presenza di imprese che operano nel settore ittico. E nel corso del seminario abbiamo ribadito questa nostra richiesta ai responsabili della Commissione e del Ministero presenti sperando di avere al più presto un riscontro positivo”.
Gli interventi che saranno sostenuti da questi fondi riguardano attività di valorizzazione del prodotto ittico, iniziative di integrazione della filiera e di promozione, azioni per l’ammodernamento delle strutture. Sulla base delle risorse sin qui disponibili è stato possibile riconoscere il contributo integralmente (1,4 milioni) solo al gruppo d’azione locale collocatosi al primo posto della graduatoria emersa a a seguito del bando: si tratta del Flag Costa d’Argento che coinvolge sostanzialmente tutta l’area dell’Argentario, inclusa l’isola del Giglio. E’ stato poi riconosciuto un contributo parziale (1, 3 milioni, pari al 50% del contributo ritenuto ammissibile) al Flag “Costa degli Etruschi”, secondo classificato, che comprende istituzioni e operatori privati di un’area che parte da Castiglion della Pescaia e arriva sino a Li vorno (con l’esclusione del golfo di Follonica).
Le risorse aggiuntive (4,1 milioni in più) richieste dalla Regione servirebbero dunque a completare quest’ultimo contributo (da 1,3 milioni a 2,7), a finanziare il terzo (relativo al Flag che interessa l’area di Follonica e l’isola di Capraia) ed a completare l’iter per la selezione delle strategie presentate sul secondo bando che è stato pubblicato in relazione al territorio rimasto scoperto, quello dell’arena costiera nord, territorio che peraltro è interessato da una delle marineria più importanti dell’alto tirreno (Viareggio) e che, nell’area interna, ospita il polo di acquacoltura di acqua dolce (Lunigiana e Garfagnana).
“Con questi ulteriori interventi – ha concluso l’assessore – prenderebbe una forma ancor più compiuta il percorso dei Flag. Un percorso che, essendo capace di tenere insieme tutti i soggetti del territorio, Comuni e Camere di commercio, parti sociali e imprese può essere decisivo per affrontare le grandi sfide del settore e accompagnare il suo bisogno di rilancio”.