Livorno 10 agosto 2023 – Fondi Pnrr, anomalie nei corsi di formazione per una azienda di forniture nautiche
Nell’ambito delle attività volte alla tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno hanno concluso un’articolata attività di controllo sui fondi
destinati alle imprese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha portato alla individuazione di una società che aveva illecitamente fruito una indebita compensazione di consistenti crediti d’imposta.
In considerazione dell’entità dei finanziamenti e della pluralità ed eterogeneità delle iniziative sostenute dal
piano Nazionale, il Comando Regionale Toscana ha avviato la realizzazione di specifici percorsi ispettivi
finalizzati ad individuare le risorse destinate al territorio regionale. Contestualmente il Comando Provinciale di
Livorno ha provveduto a stipulare con i Comuni, la Provincia di Livorno e l’A.S.L. appositi Protocolli d’intesa,
finalizzati a migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni
in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali,
connessi alle misure di sostegno e finanziamento del PNRR, in particolare per quanto riguarda la prevenzione,
l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti di interesse e della duplicazione dei
finanziamenti.
Prendendo le mosse da tali iniziative, il Nucleo P.E.F. di Livorno ha condotto un’approfondita analisi delle
banche dati in uso al Corpo, effettuando un monitoraggio delle misure di finanziamento/sovvenzione già in corso
di erogazione, dirette nei confronti dei singoli imprenditori, circoscrivendo così la platea dei beneficiari e
avviando delle specifiche analisi di rischio.
In particolare, l’attività di analisi dei finanzieri del Nucleo labronico ha permesso di individuare una impresa,
attiva nel settore delle forniture nautiche, che ha irregolarmente beneficiato del cd. “bonus Formazione 4.0”, per
ben 3 anni d’imposta e per complessivi oltre 500mila euro.
Nel corso dell’attività ispettiva, eseguita con accesso presso i vari uffici societari, sono emerse anomalie
nell’esecuzione delle attività formative organizzate da una società di consulenza esterna, grazie alle quale è stato
chiesto ed ottenuto nel tempo un consistente credito d’imposta. In questo contesto, i finanzieri hanno individuato
ed ascoltato diversi ex dipendenti della società di forniture nautiche, i quali – risultando solo formalmente
“frequentatori” di corsi di formazione – hanno smentito di aver effettuato alcuna attività formativa, evidenziando
al contrario l’assenza di corsi del genere posti alla base (illecita) della richiesta di compensazione di crediti
d’imposta, quindi inesistenti.
All’esito dei plurimi e schiaccianti elementi raccolti dalle Fiamme Gialle e posti in giusto “contradditorio” con la
parte verificata, quest’ultima ha quindi deciso di addivenire alla puntuale ricostruzione svolta dai militari,
effettuando il cd. “ravvedimento operoso speciale” in relazione alla totalità dei crediti di formazione 4.0
indebitamente fruiti. In sintesi… a fronte di indebiti crediti d’imposta indebitamente fruiti, la società ha inteso
pagare interamente il dovuto emerso dalla ricostruzione economico-finanziaria dei militari, versando con F24
oltre 600mila nelle casse dello Stato; così soddisfacendo interamente le giuste pretese erariali, nonché evitando
risvolti penali in virtù di quanto previsto dal D.L. 34/2023.
Sotto il coordinamento del Comando Provinciale Livorno, tutti i reparti della provincia hanno tuttora in corso
ulteriori controlli della specie, finalizzati ad intercettare altre irregolarità nella percezione dei fondi correlati al
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza