Fondi statali dimezzati per i richiedenti asilo: Arci chiude i centri accoglienza e trasferisce i migranti a Piombino
15 dipendenti (tra cui Solimano) andranno in disoccupazione
Conti alla mano, Arci ha dovuto prendere una decisione non facile ed ha chiuso i due centri ove ospitava i richiedenti asilo e i migranti. I fondi statali disponibili sono stati infatti dimezzati, rendendo economicamente insostenibile la prosecuzione dell’attività, tanto cha l’Arci non ha neppure partecipato al bando. Con le somme disponibili infatti i centri sarebbero diventati solo luoghi di somministrazione di cibo ma senza alcun servizio utile alla integrazione, come le scuole di italiano e le figure di mediazione culturale. Con la chiusura dei centri finisce anche il lavoro per 15 addetti dipendenti dell’Arci (tra cui anche Marco Solimano) i quali vanno quindi in disoccupazione.
Che ne sarà degli attuali ospiti delle strutture finora gestite dall’Arci? 38 di questi sono partiti ieri alla volta di Piombino per essere trasferiti in un centro di accoglienza situato in campagna. Circa 15 persone hanno rifiutato il trasferimento e c’è il timore che vivranno di fortuna, col rischio di finire in giri poco buoni.