Volley Fonteviva, Marco Franchi allenatore in seconda
Tanta esperienza e tanta voglia di scommettere sulla nuova avventura. Secondo allenatore dell’Acqua Fonteviva per la stagione 2018-2019 sarà Marco Franchi, romano di nascita e laureato nel 2007 in biologia molecolare. Uomo di volley a tutto tondo che vanta una lunga carriera da scout e poi da assistent coach a Latina, ma anche esperienze con la nazionale juniores di Marco Bonitta e con la nazionale di beach volley. Sarà lui, assieme a Kota Yamamura, ad aiutare il coach livornese nel compito di guidare la squadra in allenamenti e gare di campionato.
Questa una piccola intervista al nuovo assistent coach Fonteviva fornita dall’ufficio stampa .
Tanti anni ad alto livello a Latina ed adesso la scelta di scendere in A2 con la Fonteviva. Puoi spiegare al tuo nuovo pubblico il perché di questa scelta.
“Il mio arrivo alla Fonteviva è legato al desiderio che avevo di trovare nuovi stimoli. E’ stato d’aiuto il fatto di conoscere Montagnani, sapere come lavora e quindi di crescere come allenatore. Abbiamo lavorato assieme 10 anni fa, lui come assistente ed io come scout. Poi, fino ad oggi, non avevamo più avuto l’occasione di collaborare. Di fronte alla proposta della Fonteviva ci ho pensato pochissimo a dire si. So di arrivare in una realtà in costruzione, con tante novità. Un bel cantiere aperto che ovviamente può comportare dei rischi ma che rappresenta anche una sfida affascinante e molto stimolante. Partiamo praticamente da zero e ci sarà molto da lavorare”.
Cosa ti aspetti da questa avventura in termini di risultati sportivi?
“Difficile fare previsioni su quello vedremo in campo. La società ha un obbiettivo minimo che è quello di rimanere nella A2 che si consoliderà per la prossima stagione. Sarà però il campo a darci le risposte e se dovesse arrivare qualcosa di più tanto meglio”.
Quest’anno la Fonteviva gioca a Livorno. E’ una città con grande tradizione pallavolistica ed anche tradizionalmente molto passionale.
“Livorno la conosco per quello che mi ha raccontato Paolo Montagnani che, da vero livornese, me ne ha solo parlato molto bene. Mi ha detto che è una città passionale, calorosa ed anche per questo spero che il pubblico abbia la pazienza di attendere. I risultati potranno arrivare solo con il tempo e sarà importante incanalare la passione nel modo giusto, sostendendo la squadra soprattutto nei momenti di difficoltà”.