Fortezza Vecchia, in arrivo un ambizioso piano di riqualificazione
Livorno, 23 giugno 2020 – Talvolta i problemi possono trasformarsi in buone opportunità. E’ forse il caso della Fortezza Vecchia, la quale da bene che nessuno sembrava poter gestire a pieno titolo potrebbe trasformarsi in un’area quasi completamente riqualificata e ricca di eventi.
I problemi, come noto, stanno nel fatto che la struttura non appartiene pienamente agli enti locali. L’unico grosso finanziatore dei restauri – l’Autorità di Sistema Portuale – è stata censurato. I revisori hanno fatto presente che l’ente non dovrebbe investire somme eccessive in attività diverse dai suoi fini istituzionali: il porto e il potenziamento dei traffici.
Ed eccoci alle opportunità: manca poco al rinnovo del Consiglio Regionale, circostanza che spinge Giunta e consiglieri uscenti a mettere una marcia in più alle iniziative che supportano direttamente. Tra queste iniziative c’è il progetto di “federalismo culturale” di cui dovrebbe beneficiare la nostra magnifica Fortezza.
Nello specifico si prevedono due passaggi
Nel primo si riunirà un Comitato Tecnico per l’elaborazione del progetto di sviluppo culturale. Comitato previsto dal Protocollo d’Intesa siglato a febbraio scorso da Regione Toscana, Comune di Livorno e AdSP MTS.
Il comitato sarà coordinato dalla Regione e il suo obiettivo sarà quello di definire le linee procedurali da seguire per consentire il trasferimento della proprietà del monumento dall’Agenzia del Demanio agli enti locali.
Il secondo passaggio sarà la realizzazione – tramite incarico ad uno studio di architettura – di un ambizioso progetto di riqualificazione della struttura. Un progetto che prevederà interventi di manutenzione e adeguamento.
Due per tutti: il libero accesso per i disabili o per chi non deambula facilmente all’intera struttura (ad eccezione del Mastio) e il ripristino dell’edificio adiacente alla sala Ferretti. Ci sono poi da fare consolidamenti strutturali e rendere più agibili i sotterranei della struttura.
Niente da fare invece per la ricostruzione degli edifici antichi distrutti dai bombardamenti: non verranno ricostruiti.
La sostenibilità di questi ingenti investimenti si dovrebbe trovare nella sinergia finanziaria degli enti che l’acquisteranno. Ma deriverà anche da un progetto di eventi culturali in grado di mettere la struttura al centro di un programma che la veda utilizzata da più enti tutto l’anno.
Per quanto riguarda l’estate 2020, la Fortezza sarà utilizzata per una rassegna cinematografica e ospiterà un importante evento di Effetto Venezia.