Animali 12 Ottobre 2022

Franck e Wilma, la fine di un incubo per due suini salvati in provincia di Livorno

Livorno 12 ottobre 2022 – Franck e Wilma, la fine di un incubo per due suini salvati in provincia di Livorno

Oggi vi raccontiamo una storia che fin dall’inizio ha avuto il sapore di una missione impossibile, tutto ha inizio con una semplice telefonata…

È il 13 settembre quando Ylenia Verduzzo, presidente UTI per tutti Unione Tutela Individui, contatta telefonicamente Alessia Morelli, delegata OIPA sezione di Livorno.

La Morelli viene messa al corrente dello stato in cui versano due suini detenuti su un terreno abusivo nella provincia di Livorno.

Franck e Wilma facevano parte di un gruppo di 6 suini di proprietà di un allevatore e destinati a diventare cibo per umani

Con l’intervento di una persona del posto era stato organizzato un trasporto per evitare loro la morte. Purtroppo solo 4 sono arrivati a destinazione presso l’associazione Il Seme di Gaia, perché nel tragitto Franck e sua sorella Wilma sono scappati nel bosco.

La persona che ha organizzato tutto e l’allevatore hanno deciso di lasciarli li sperando che tornassero da soli al recinto, e dopo giorni finalmente è successo.

Nel frattempo Wilma ha partorito nel bosco 5 cuccioli (ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo più avanti!)

Iniziano così giorni concitati le associazioni (Il seme di Gaia, OIPA Livorno, Il rifugio di Mea, Uti per tutti Unione Tutela individui, Aps Agribizzarra Onlus) e le volontarie (Serena Ruffilli e Silvia Izza) a conoscenza della situazione cercano disperatamente una soluzione per portare queste due anime via da quel posto per garantire loro una vita migliore e lontana da ogni pericolo.

Contattiamo l’allevatore stipuliamo un accordo per garantire la tutela e l’approvvigionamento di acqua e cibo dei due giganti buoni.

I giorni passano velocemente tra sopralluoghi, accertamento dello stato di salute, collaborazione tra ASL territoriale e veterinario per censirli e regolarizzarli con marche auricolari (senza le quali non sarebbe stato possibile trasportarli); organizzazione del trasport; adeguamento dei recinti nella loro futura casa e moltissime problematiche da risolvere.

Ogni giorno una difficoltà nuova da affrontare e non pochi tentativi da parte di ignoti di sabotare il loro salvataggio.

 

Vengono circoscritti e viene costruito all’interno del recinto un corridoio per permettere che entrino nella gabbia, che servirà per il loro trasporto nel bosco.

Dopo poche ore qualcuno lo ha aperto e da lì ai giorni seguenti Franck e Wilma sono sempre stati liberi di girare nel bosco.

Il giorno antecedente alla partenza tutto il lavoro fatto era stato reso vano.

Finalmente arriva il grande giorno… Oggi si parte… o almeno lo speriamo tutti!

Siamo tutti, volontari, trasportatori e veterinario.

Percorriamo la strada che ci porta da loro con un’adrenalina, mista ansia, incredibile; 2km di bosco che sembrano non finire mai; ci avviciniamo sempre più a loro ed iniziamo a notare impronte di ruote di trattore, inesistenti fino al giorno precedente, l’ansia sale ancora… li troviamo fuori dal recinto, qualcuno ha cosparso il terreno di pane, li chiamiamo, si alzano come per salutarci.

Tutti noi notiamo che hanno delle escoriazioni da sfregamento, che il giorno prima non avevano, forse qualcuno ha provato a legarli per portarli via?

 

Lo stomaco si stringe sempre più! Posizioniamo la gabbia, e al contrario di ogni pronostico, i due giganti buoni entrano da soli, senza il minimo tentennamento. Prima lui e subito dopo lei.

Percorriamo tutti insieme sul trattore quei 2 km lunghissimi di sottobosco sconnesso e dissestato.

L’arrivo al camion e la loro faccia impaurita, qualcosa che non si può dimenticare…escono dalla gabbia e prendono posto sul mezzo che li porterà in salvo, una voce cerca di tranquillizzarli dicendogli: “tranquilli ragazzi vi aspetta un posto meraviglioso.

Era una promessa e credeteci l’abbiamo mantenuta”.

Vederli scendere arrivati a destinazione con quella titubanza e al tempo stesso senza emettere un minimo suono di disappunto, alla vista di un nuovo posto e di nuovi volti, qualcosa di inspiegabile, quasi fossero consapevoli di essere in buone mani.

Da quel momento in poi la loro rinascita…sono finalmente SALVI e in un POSTO SICURO. Da qui in avanti solo mani amorevoli e buon cibo per loro.

 

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