Cronaca 24 Marzo 2021

Funerali Gigi e multe, “Qualche decina di amici in uno stadio da 15.000 persone non crediamo possa costituire un problema”

Livorno 24 marzo 2021 – Funerali Gigi e multe, “Qualche decina di amici in uno stadio da 15.000 persone non crediamo possa costituire un problema”

Potere al Popolo Livorno:

“Apprendiamo dalla stampa della solerzia della Questura nel comminare multe ad alcuni partecipanti all’ultimo saluto a Gigi Guccini allo stadio.

Ci è sembrato un bel gesto tributare al compagno Gigi “coda” un ultimo saluto in quel luogo a lui tanto caro.

Così non è stato per il Questore di Livorno presentatosi sulla stampa il primo giorno a Livorno come un amante di una “polizia gentile e comprensiva” e che voleva entrare “in empatia” con le persone.

Invece il buongiorno è stato l’identificazione di alcuni compagni scesi in piazza l’8 marzo e oltre 30 sanzioni amministrative per la partecipazione a un funerale evidentemente avallato anche dall’amministrazione proprietaria dello stadio, e dagli organi di stampa che ne avevano comunicato l’evento.

Ci sembra quindi la solita volontà abbastanza naturale alle forze di polizia di reprimere sempre alcune aree politiche/sociali solo per le loro idee.

Ricordiamo infatti che secondo l’ultimo DPCM, le cerimonie funebri non sono vietate.

Basta andare sul sito del Governo, cliccare sulla Regione Toscana e scendere alla sezione “Attività culturali, Eventi, Cerimonie,

Riunioni” https://bit.ly/3d5KQFc. La cosa è ribadita nel DPCM tramite la Circolare del 6 Marzo 2021 del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. (nel Capo IV art. 33-37 sulle cose ammesse in zona arancione si fanno alcuni riferimenti, ma per le altre norme tra cui cerimonie funebri si fa riferimento a quanto scritto per la zona gialla Capo III art. 8-32 sulle Funzioni Religiose).

Ricordiamo che invece lo scorso anno le cerimonie funebri, come sappiamo, furono vietate dai primi DPCM del Governo Conte e permessi nuovamente fin dal DPCM del 26 aprile 2020 .

Non capiamo perché si parli dunque di “manifestazione in aperto contrasto con le norme tese a tutelare la salute pubblica e a limitare la diffusione della pandemia da Covid -19”

 

Le uniche prescrizioni sono quelle di indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Viene poi specificato che “Qualora il luogo di culto fosse particolarmente piccolo, il ministro religioso deve individuare il numero massimo di partecipanti ammessi all’interno e, ove necessario, aumentare le celebrazioni giornaliere per consentire a tutti di partecipare in sicurezza.”

Non crediamo che la presenza di qualche decina di amici in uno stadio di 15.000 persone come capienza possa costituire un problema.

 

Insomma l’illecito secondo le forze di polizia che provano tanto “rispetto” per i cittadini, sarebbe che forse in qualche particolare momento la distanza tra le persone non fosse esattamente un metro?

Una tale solerzia ovviamente non viene applicata in ogni occasione, al momento della spesa al supermercato, alla passeggiata, e soprattutto sui luoghi di lavoro, o ai funerali di Stato come accaduto di recente.

Insomma ribadiamo la solidarietà con chi ha tributato un ultimo saluto a Gigi, mandiamo un abbraccio e le condoglianze alla famiglia, e ribadiamo che questo è solo un semplice atto repressivo gratuito”.

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