Furti in casa alla Leccia e Scopaia: ‘Mi hanno derubato, ma il peggio è il silenzio di chi dovrebbe proteggerci’”
Livorno 3 giugno 2025 Furti in casa alla Leccia e Scopaia: ‘Mi hanno derubato, ma il peggio è il silenzio di chi dovrebbe proteggerci’”
Furti nelle abitazioni: quando la paura entra in casa e il silenzio istituzionale fa più male del ladro
Un cittadino livornese ci scrive con dolore e indignazione dopo aver subito un furto in casa. Il suo racconto non è solo una denuncia personale, ma la voce di tanti abitanti della città – in particolare dei quartieri La Leccia e Scopaia – che da mesi segnalano un’escalation di episodi simili. Finestre forzate, case messe a soqquadro, oggetti rubati, ma soprattutto una ferita intima e invisibile: quella della sicurezza perduta nel proprio spazio più privato.
In un contesto in cui le istituzioni sembrano minimizzare e le forze dell’ordine appaiono sottodimensionate, cresce il senso di abbandono e la rabbia di chi non si sente più protetto. La lettera che pubblichiamo di seguito vuole essere un grido d’allarme, ma anche un invito alla mobilitazione civile: per non normalizzare la paura, per pretendere risposte concrete, per ridare ai cittadini ciò che spetta loro di diritto – la tranquillità di vivere nella propria casa.
Questa la sua lettera:
“A Livorno il problema dei furti in casa è ormai fuori controllo, eppure nessuno ne parla. In particolare nelle zone della Leccia e della Scopaia, sempre più famiglie si ritrovano vittime di intrusioni notturne, finestre spaccate e abitazioni messe sottosopra.
Ieri sera è toccato a me.
Sono entrati in casa mia, hanno rotto una finestra e hanno rovistato ovunque. Oltre al danno materiale e agli oggetti rubati, il dolore più grande è la violazione della propria intimità. Ti senti ferito, impotente, spaventato. È un danno psicologico profondo, che ti toglie la serenità.
E mentre noi cittadini viviamo questo incubo, l’amministrazione comunale e la Prefettura continuano a sostenere che a Livorno va tutto bene. Che la città è sicura. Ma vi assicuro che non è così.
Noi cittadini ci sentiamo abbandonati. Le istituzioni tacciono. Le forze dell’ordine – con tutto il rispetto per chi lavora con serietà – non hanno gli strumenti o la presenza necessaria per prevenire questi reati.
Abbiamo il diritto di sentirci al sicuro nelle nostre case. E abbiamo il dovere di denunciare pubblicamente questa situazione.
Livorno non è più la città tranquilla che era. È ora di alzare la voce”.