Cronaca 7 Maggio 2019

Furti nelle scuole, i carabinieri arrestano l’autore

Livorno – I Carabinieri arrestano il “serial” dei furti nelle Scuole

Nel fine settimana i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne livornese per furto aggravato all’interno della succursale di Via San Gaetano “Pazzini” della Scuola Secondaria di I grado “Borsi”.

Nella circostanza gli operanti sono riusciti a sorprendere il ladro all’interno dell’edificio scolastico, mentre stava asportando un PC portatile che aveva occultato in una valigetta, anche questa sottratta allo stesso istituto.

Il giovane livornese aveva forzato una delle uscite di sicurezza della scuola utilizzando una spranga di metallo, riuscendo poi ad introdursi nel plesso dopo aver rotto il vetro di una finestra.

L’arresto è stato il frutto delle indagini dei militari dell’Arma, avviate a seguito di numerosi furti avvenuti di recente ai danni di diversi istituti di istruzione nella città di Livorno, e dei servizi di prevenzione, che sono state intensificati a partire dall’inizio del mese di aprile, allorquando si è avuta una fase di picco del fenomeno, culminata nel furto di numerosi tablet sottratti alla Scuola “Mazzini” di Via Targioni – Tozzetti.

I sopralluoghi dei Carabinieri, effettuati anche nei successivi episodi criminosi, hanno consentito di raccogliere numerose tracce, elementi indiziari ed informazioni utili ad indirizzare le indagini e i servizi preventivi.

Gli elementi, sistematicamente analizzati, hanno permesso di individuare le fasce orarie preferite dal ladro e i periodi di maggiore probabilità di commissione dei furti.

Sono iniziate in tal senso le ricerche dei papabili criminali dediti ad attività di questo genere, con facilità e necessità di procedere anche allo smistamento e alla ricettazione della refurtiva.

La svolta si è avuta nel corso della tarda serata di mercoledì 1 maggio, quando si è verificato l’ennesimo furto alla Scuola “Mazzini” di Via Targioni-Tozzetti. In quella circostanza i Carabinieri, dal sopralluogo, sono riusciti a raccogliere incontrovertibili elementi riguardo all’individuazione ed identificazione del ladro. Nella medesima serata, una pattuglia del pronto intervento fermava il sospettato, trovato in possesso di materiale e strumenti per parrucchieri, materiale di cancelleria e confezioni di prodotti derivanti da distributori automatici, di cui non era in grado di giustificare il possesso. Poco dopo, il sopralluogo relativo ad un nuovo furto perpetrato presso l’Istituto “Colombo”, consentiva di ricollegare il materiale, rinvenuto poco prima in possesso del giovane livornese, a quest’ultimo evento delittuoso. Un terzo sopralluogo nella stessa nottata veniva effettuato presso la sede di Viale Carducci della Scuola “Mazzini”. Anche in questo caso emergevano chiari elementi in relazione alla responsabilità del medesimo giovane.

Il complesso delle attività svolte ha consentito ai Carabinieri di denunciare a piede libero il 24enne per reiterati reati di furto aggravato e ricettazione, portando nel più breve tempo possibile alla richiesta di una misura cautelare volta a fermarne l’escalation delittuosa.

In stretto e continuo raccordo con l’Autorità Giudiziaria, i militari continuano l’attività investigativa e di monitoraggio sul soggetto.

Fermato da una pattuglia della Sezione Radiomobile nella giornata di venerdì, il 24enne, viene trovato in possesso di un megafono rubato all’Istituto Nautico “Cappellini” nelle notti precedenti.

Nel pomeriggio di venerdì, la succursale di Via San Gaetano “Pazzini” della Scuola Secondaria di I grado “Borsi” è colpita da un nuovo furto. I Carabinieri intervengono, ma il lavoro del ladro appare incompleto, poiché sul posto sono presenti ancora alcuni dispositivi multimediali non asportati.

Si è giunti così al pomeriggio di sabato, quando gli investigatori hanno deciso di organizzare un servizio di osservazione all’interno dell’ultimo istituto colpito, dopo avere peraltro già recuperato due dei computer rubati la sera prima, arrivando all’arresto in flagranza.

L’arrestato è stato tradotto immediatamente presso la Casa Circondariale di Livorno dove si trova tuttora.

Tutta la refurtiva recuperata verrà a breve restituita agli istituti di istruzione onde consentire il ripristino dell’utilizzo delle apparecchiature per gli studenti.

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