Furto a La Giostra di Ilaria e inseguimento nella notte
Alle ore 03.10 di notte questa veniva richiesto alla sala operativa della polizia l’intervento di una volante presso I’attività commerciale La Giostra di Ilaria
Il personale della videosorveglianza remota “VeriSure” segnalava l’intrusione da parte di due soggetti all’interno e di averli sorpresi nell’atto di appropriarsi dell’incasso.
Poco dopo la volante giungeva sul posto dove trovava già il proprietario e con il quale accedeva al locale dove nel frattempo era stato attivato, pare in remoto dalla società di vigilanza, un sistema nebbiogeno ad erogazione fumosa.
Dopo aver ventilato i locali veniva constatata l’effrazione di tutte le cassettine portamonete dei vari distributori giochi nonché quella della cassa principale.
Il proprietario lamentava di essere stato vittima nemmeno 24 ore prima dello stesso reato.
Attraverso l’applicazione sullo smartphone, fornita dalla stessa ditta di videosorveglianza, la polizia consultava il server video da cui era registrato il video
Nel video si notano due giovani dell’apparente età di 16/18 anni sopraggiungere con uno scooter di colore scuro, il conducente indossa indumenti chiari ed il trasportato indumenti di colore scuro.
I due indossavano i caschi, il conducente di colore nero e il passeggero di un insolito colore giallo fluorescente
Grazie alla consultazione da parte del personale del centro operativo delle videocamere impiantate dal comune di Livorno, la polizia riconosceva i due che poco prima su due motocicli, uno di colore chiaro tipo Aprilia Scarabeo grigio e l’altro scuro tipo Honda SH di colore nero, erano effettivamente transitati su Viale Italia in direzione di Piazza Azeglio Ciampi e che sul secondo veicolo il passeggero trasportato indossava il casco fluorescente.
Verso le ore 04.00 circa veniva richiesto l’intervento della volante della polizia presso l’attività di ristorazione denominata “Da qualche parte” in Viale Italia nr. 28, in quanto il titolare aveva sorpreso delle persone a piedi orbitare sospettosamente intorno alla propria autovettura e nei pressi dello stabilimento balneare alle spalle.
Mentre gli agenti erano impegnati a ricevere informazioni, dalla parte buia retrostante il ristorante sbucavano i due motocicli del primo intervento di cui fin qui si è parlato e di cui l’occupante posteriore- quello scuro- indossava proprio il casco particolare nel colore fluorescente .
Sorpresi dalla presenza della polizia , si lanciavano velocemente sulla sede stradale principale prendendo la direzione SUD.
La volante della polizia inia l’inseguimento, ma giunti alla “Barriera Margherita” i due veicoli si separavano (trattasi di un Aprilia Scarabeo, vecchio modello, colore grigio ed un Honda SH nero ).
Quest’ultimo imboccato Viale Nazario Sauro contromano veniva persistentemente inseguito dagli operanti quando, giunti nella rotatoria ad intersezione con Via Beato Angelico, perdeva il controllo e finiva sul marciapiede.
Entrambi gli occupanti balzavano sul marciapiede e prendevano vie di fuga differenti dopo aver abbandonato sul posto il veicolo ed i due caschi.
E’ importante evidenziare che il passeggero che indossava il casco fluorescente o abbandonava sul marciapiede e prendeva la via di fuga in direzione di Via Corazzi venendo inseguito da uno degli agenti, mentre il conducente, anch’esso dopo aver abbandonato il casco sulla siepe, veniva inseguito ma riusciva a fare perdere le proprie tracce.
Il secondo veniva inseguito e riconosciuto da uno degli agenti per la sua insolita acconciatura costituita in piccole trecce “rasta” castane con le punte scolorite raccolte sulla sommità del capo in foggia di ciuffo con rasature laterali e posteriori
Effettuati quindi i primi accertamenti telematici sul motociclo la polizia scopriva era stata sporta denuncia per furto presso i carabinieri.
Vengono posti sotto sequestro il ciclomotore , i due caschi, un cacciavite di tipo “italiano”, un marsupio di marca Gucci, un cappellino con visiera stessa marca ed un portafoglio stesso tipo.
Questi ultimi tre oggetti sono stati rinvenuti all’interno del portaoggetti sotto la sella dell’Honda SH ed in attesa di eventuali ulteriori spunti riconducibili all’eventuale commissione di altri reati posti a disposizione della A.G.
Il veicolo affidato alla ditta “IL FARO” che ne curerà la custodia, in quanto l’intestatario ripetutamente contattato dalla centrale operativa non rispondeva alla sua utenza mobile