Galigani (M5S): “Usano i disabili come paravento e tolgono soldi alla sanità per la campagna elettorale”
Livorno – Marco Galigani (M5S) : “SOLDI DELLA SANITÀ PER SPONSORIZZARE LA CAMPAGNA ELETTORALE
Per fare la campagna elettorale usano i disabili come paravento, ma la domanda da farsi è:” ma prima dove vivevano?”
Vergognoso come una candidata del PD alle amministrative 2019, possa parlare di giochi inclusivi e la loro collocazione, quando il suo partito alla guida del comune fino al 2014, non ha mai comprato nemmeno un gioco inclusivo.
A questa smemorata, ricordo che l’amministrazione a guida 5 stelle, ha permesso di istallare i primi giochi nel 2015 grazie ai camminatori folli e successivamente, grazie alla collaborazione con il garante per i diritti dei disabili, hanno fatto un progetto per istallare ulteriori giochi inclusivi nei parchi.
Nel 2017 sono stati investiti 300mila euro per incrementare il numero di parchi gioco per bambini in città, andando a colmare il vuoto esistente in alcuni quartieri. Nel complesso saranno realizzati 11 aree gioco e 6 di queste avranno giochi inclusivi al loro interno. Ulteriori 150mila euro nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche sono state messe per realizzare due grandi parchi gioco inclusivi in due aree della città. Aree che al momento opportuno sceglieremo insieme ai cittadini sottoponendo loro alcune proposte.
Invito invece la candidata del PD a chiedere spiegazioni all’assessore regionale Stefania Saccardi, dove da una parte dice giustamente “Tutti i bambini devono potere giocare insieme” ma dall’altra non applica la mozione e la legge approvata dal consiglio regionale, che invita la regione ad aiutare i comuni che necessitano di mettere i giochi inclusivi, con contributi sugli acquisti degli stessi. Nel merito non ha messo un euro e non ha mai svolto un bando, diversamente da altre regioni che da anni sono sensibili verso questi temi.
La Saccardi restia a fare i bandi, si è prodigata a togliere i soldi dalla sanità, sicuramente in maniera legittima ma moralmente ingiusta, per acquistare un gioco inclusivo da regalare al comune di Livorno, come se la regione fosse mono comunale, invece di indire un bando aperto a tutti i comuni toscani”.