Politica 5 Settembre 2025

Garibaldi zona rossa, PaP: “agli zoppi pedate negli stinchi”

Garibaldi zona rossa, PaP: "agli zoppi pedate negli stinchi"Livorno 5 settembre 2025 Garibaldi zona rossa, PaP: “agli zoppi pedate negli stinchi”

“Garibaldi zona rossa, agli zoppi pedate negli stinchi…

In questi giorni a Livorno si fa un gran parlare di sicurezza, si annunciano zone rosse, controlli serrati; consiglieri comunali  chiedono il pugno di ferro su quartieri che non hanno mai abitato né conosciuto.
La giunta comunale, evidentemente priva di una visione a lungo termine della città insegue la retorica repressiva della destra di una maggiore militarizzazione delle nostre piazze e dei nostri quartieri.

La “questione” Garibaldi risalta fuori ad ogni campagna elettorale per il gusto della destra di lucrare sulle difficoltà e le legittime preoccupazioni di chi certe situazioni le deve vivere ogni giorno.
Il problema dello spaccio e della sicurezza nella zona Garibaldi infatti non è un’invenzione della propaganda ma una realtà che chiunque viva quel quartiere conosce.

Nel corso di questi anni, però, abbiamo potuto osservare che le politiche securitarie e i provvedimenti speciali a mo’ di “stato di polizia” non sono stati una soluzione a questi problemi. Anzi.
Il quartiere Garibaldi, come altre zone della nostra città, si è sempre più svuotato di attività, commerciali e sociali; le retate della polizia non hanno prodotto effettivi risultati e di certo non hanno migliorato le vite degli abitanti, a partire dal loro reddito; il Comune parla da anni di “riqualificazione”, ma nei fatti ha impegnato pochissime risorse a fronte dei molti proclami.

Ciò che servirebbe di più, non solo in Garibaldi, sono presidi locali, non semplicemente delle forze di polizia, ma delle istituzioni; un supporto reale alle associazioni e a quelle attività commerciali che fanno lavoro sul territorio, resistendo strenuamente da anni a un quartiere che viene solo usato come carne da campagna elettorale per poi essere gettato via quando non serve più.

Servirebbe ripensare architettonicamente le piazze e le strade, con un’illuminazione migliore, servizi per i cittadini, riduzione del danno rispetto al consumo di sostanze, una vita serale più attiva che porti persone in strada, contribuendo così a un tipo di sicurezza che nessuno mette mai in conto: la sicurezza collettiva. Quando le piazze si svuotano e i quartieri muoiono, la criminalità li riempie e li sfrutta; il rischio con la zona rossa e queste genialate securitarie è proprio di alimentare questi processi di alienamento, di distruzione di quel poco che resta del tessuto sociale e collettivo.

Se da una parte molte di queste cose potrebbero essere processi attuabili anche nel breve termine con la giusta volontà politica, ce ne sono altri che richiedono un impegno che riesca a vedere in prospettiva. La riqualificazione di Garibaldi e di molti altri quartieri non può passare dall’affidare l’ennesimo pezzo di città ai soliti speculatori, ma dal supportare chi il quartiere lo vive, chi non vuole aprire il locale di lusso inarrivabile dal grosso degli abitanti, ma chi ha progetti che promuovano iniziative di carattere sociale, che facciano rivivere quella zona e non la svendano.

È necessario poi garantire un tetto al prezzo degli affitti, che in tutta la città sono in crescita ma che soprattutto in certi quartieri eviti la speculazione immobiliare dei grandi gruppi che finiscono per acquistare a basso prezzo le case di Garibaldi per poi lucrare su chi ha bisogno di un tetto sulla testa.

Insomma, più politica, più presenza sui territori e nei quartieri, meno propaganda, specie da chi ha le villette nei quartieri sud, e più impegno giornaliero; ridurre tutto a una questione di spacciatori o polizia vuol dire non voler risolvere davvero certe problematiche”.

Potere al Popolo Livorno

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