Politica 26 Agosto 2025

Garibaldi zona Rossa, Salvetti: “Sicurezza strumentalizzata dalla destra ergendosi a unici paladini della legalità”

Garibaldi zona Rossa, Salvetti: "Sicurezza strumentalizzata dalla destra ergendosi a unici paladini della legalità"Livorno 26 agosto 2025 Garibaldi zona Rossa, Salvetti: “Sicurezza strumentalizzata dalla destra ergendosi a unici paladini della legalità”

La nota del sindaco Luca Salvetti relativa alla conferenza stampa sulla situazione in piazza Garibaldi e sulla zona rossa.

“In questi giorni la destra cittadina ha provato ancora una volta a strumentalizzare il tema sicurezza, provando in modo maldestro a coinvolgere la prefettura e la questura, nel tentativo irresponsabile di gettare ombre sulle istituzioni indistintamente, ergendosi a unici paladini della legalità.

Il Sindaco, la giunta e le forze che compongono la maggioranza che governa la città di Livorno hanno deciso di tratteggiare con forza la linea da tenere in questa fase che vede intrecciarsi il problema generale delle città sicure con gli appetiti elettorali in vista delle regionali, e lo fa specificando tre elementi.

Sulla sicurezza il fallimento della politica di Destra Quello che sta accadendo a Livorno e in maniera anche più drammatica in altre città italiane è la rappresentazione del fallimento totale dell’approccio del Governo di destra sul tema della sicurezza e della lotta alla criminalità.

Dopo tre anni niente è cambiato, anzi il quadro sembra persino peggiorato, con le forze dell’ordine che continuano ad impegnarsi sui territori e nelle città con l’organico insufficiente e con strumenti inefficaci.

L’atteggiamento del consigliere Perini e di Fratelli d’Italia che arriva addirittura ad attaccare il Prefetto, e chi gestisce l’ordine pubblico, Forza Italia che prova a metterci una pezza e la Lega con Ghiozzi che ripropone nuovamente la cortina fumogena sull’inefficienza del governo provando a scaricare ancora sulle amministrazioni locali, sono la rappresentazione plastica del caos che c’è nella destra nazionale e locale.

Con il Governo Meloni dov’è il personale in più per controllare il territorio? Dove sono i mezzi e le risorse per la gestione e l’integrazione delle persone che arrivano da fuori in numero sempre più alto?

Che risultati ha avuto la ricetta sulla sicurezza sbandierata nel 2022 per vincere le elezioni?

Niente, non c’è niente e tutte le città sono in difficoltà così come le Prefetture e chi gestisce l’ordine pubblico che ha problemi anche a fare il carburante per far muovere le volanti.

Il bello è che questo avviene su un tema che in periodo elettorale queste forze conservatrici hanno sempre provato a sbandierare per ottenere consensi, il guaio per loro è che le risposte non devono più arrivare dai loro avversari politici ma devono arrivare da quei partiti di destra che stanno governando.

“Zona rossa”? Uno strumento di gestione tecnica tutto da valutare L’istituzione della cosiddetta zona rossa in alcune aree delle città italiane ha avuto esiti altalenanti e tutti da valutare.

Il Prefetto di Livorno la vuol proporre come modalità di approccio per migliorare il lavoro e gli strumenti a disposizione delle Forze dell’ordine per incidere di più nei confronti dei criminali e del sistema dello spaccio.

Le forze politiche di maggioranza, il Sindaco e la giunta non possono valutare l’efficacia di questa scelta se non dopo un periodo di applicazione, che va individuato con puntualità.

una ricognizione reale dei risultati attraverso un monitoraggio costante e un resoconto finale e con garanzie sulle fattispecie di precedenti e condotte per cui è prevista l’emanazione del Daspo.

Il Prefetto spiega di voler attuare il decreto del ministro Piantedosi in un quadro di modello di sicurezza integrata con le progettualità e le idee delle altre istituzioni che governano il territorio, ebbene questo lo riteniamo imprescindibile perché il messaggio che la città di Livorno non può vivere in un clima di tensione e di stato di polizia deve giungere chiaro a tutti e deve essere il riferimento di qualsiasi strategia.

A Livorno c’è una tradizione di convivenza, comunità aperta, libertà, solidarietà e tutela dei diritti con non può essere mai messa in discussione. Le strategie per una città migliore

Nel nostro programma e nella gestione dei quartieri e delle aree più difficili sotto il profilo dei reati da contrastare e della lotta alla microcriminalità abbiamo sempre parlato di un modello che deve mettere insieme il controllo, che spetta alle forze di polizia, e la trasformazione urbanistica, l’impegno su progettualità con fini sociali, il miglioramento del decoro urbano, l’integrazione di cultura diverse.

Questo abbiamo fatto ovunque e soprattutto in piazza Garibaldi. Il nostro lavoro è stato serio, ha riguardato e riguarda il nuovo progetto della piazza che ha visto l’avvio con l’eliminazione delle prime baracchine e il masterplan generale, l’illuminazione degli spazi, la massima efficienza del sistema di videosorveglianza, l’avvio e il sostegno ai progetti del sociale che hanno ottenuto importanti risultati con la creazione di centri per i bambini e i giovani proprio in quella piazza, e un ragionamento complicato ma necessario sui fondi commerciali presenti.

La polizia di prossimità, il lavoro del Security manager e la disponibilità del consiglio di zona a fare da antenna sul territorio con la partecipazione e l’ascolto, sono gli ulteriori e più recenti strumenti.

Con tutto questo c’è la scelta di rianimare e rivitalizzare la piazza con iniziative ed eventi che hanno portato i cittadini in tante serate a tornare per strada e popolare le vie.

La nostra strategia rimarrà come elemento di ausilio imprescindibile, qualsiasi siano le necessità di chi deve gestire l’ordine pubblico”.

Garibaldi zona Rossa, Salvetti: “Sicurezza strumentalizzata dalla destra ergendosi a unici paladini della legalità”

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