Cronaca 22 Febbraio 2018

Gasperini: “Il fascismo degli antifascisti e la trita retorica dei violenti nemici del dibattito”

“I bravi ragazzi e le splendide femminuccie dei centri sociali, quel mondo che trova la propria espressione politica nel de facto “assessore ombra” di Filippo Nogarin, Giovanni Ceraolo, e nella compagna Barale, mica si contentano di offendere, prendere a sputi, lanciare bottigliette contro esponenti delle forze di rinnovamento, ora confondo anche  la libertà d’opinione (atr. 21 cost.) con il reato di affissione abusiva (art. 663 c.p.p) e hanno mancato di grave rispetto al Duomo e quindi alla città. Ora si scagliano contro la concessione di una sala parrocchiale per l’incontro organizzato dalla Lega per la venuta di Salvini, così come avrebbe fatto con qualsiasi altra forza politica per valorizzare e lasciare aperto un dibattito sui temi della città, di cui evidentemente alla ex caserma occupata non si vuole parlare.

Ma è proprio grazie al clima di terrore sollevato dagli atti violenti e persecutori, applauditi dai signori di Potere al Popolo e da qualche grillino che in città si vive in palese stato di limitazione della libertà di pensiero. È forse per compiacenza nei confronti di questi violenti che Nogarin non ha espresso una sola parola di solidarietà nei confronti di Giorgia Meloni attaccata con lancio di bottiglie e sputi?

I signori in questione, a cui piace utilizzare edifici occupati (i cui consumi energetici sono a carico delle bollette delle famiglie livornesi), sono gli ultimi che possono venire a far la morale sulla libertà, essendone i primi nemici.

Scrivono e pontificano sul presunto razzismo degli altri (razzismo che condanniamo e che non ci appartiene) solo perché non hanno contenuti, defunti come tutta la sinistra italiana, ed esistono oramai solo come ANTAGONISTI. Come i lupi nelle favole. Contro, contro, contro, e poi non si sa bene contro chi. Vorremmo vederli sbandierare i propri avvizziti vessilli per difendere il popolo dall’aggressione delle peggiori degenerazioni del grande capitale che in questi anni, con l’aiuto e la propulsione della sinistra politica, del PD e di personaggi come Andrea Romano, Monica Cirinnà e Nichi Vendola, spinge per la riduzione di ogni valore umano a commercio, fino all’utero in affitto, alla compravendita di gravidanze e alla “produzione” di bambini. Che fine ha fatto su questo la sinistra? I centri sociali da che parte stanno? Non abbiamo sentito una sola parola su questi temi neanche di fronte alla vergognosa sentenza del Tribunale di Livorno di 10 giorni fa scritta sulla pelle dei bambini per i capricci di pochi acquirenti.

Potere al Popolo e il resto della galassia degli “antagonisti” è contro l’uguaglianza e vuole un Paese in cui un italiano normale che lavora e paga le tasse valga meno di un “migrante”, abbia meno diritti, possa arrivare a dormire in macchina o ad aver paura a far uscire di sera la propria figlia nelle piazze della città.

Lo sconcertante fallimento di questa gente è sotto gli occhi di tutti, l’eminenza grigia del potere ai bugiardi anziché al popolo non riesce più a raccontare storie e sarebbe il caso di farla finita con la retorica, occupandosi invece di lavoro, sicurezza, impresa, identità e famiglia. Non esistono città rosse, nere o bianche: esistono città libere e noi vogliamo che Livorno sia tra queste, in barba al “fascismo degli antifascisti” (Pasolini) e alla trita retorica di chi vuol solo che gli altri tacciano perché svergognerebbero le malefatte dei peggiori padroni della politica”.

Lorenzo Gasperini, LEGA

Candidato uninominale di coalizione e lista LEGA Camera dei Deputati