Livorno 17 aprile 2024 – GDF Milano: Bancarotta fraudolenta, reati fiscali e riciclaggio, perquisizioni anche anche a Livorno
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione a una ordinanza
applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica
nei confronti di 4 soggetti, di cui 2 sottoposti alla custodia in carcere e 2 destinatari degli arresti domiciliari,
nonché a un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per oltre 4 milioni di euro.
In attuazione del provvedimento, sono state inoltre eseguite 20 perquisizioni personali e locali tra le Province di
Milano, Pavia, Pisa, Varese, Treviso, Livorno e Catanzaro attraverso l’impiego di oltre 70 militari e di unità
cinofile “cash dog”.
In particolare, le indagini, condotte dai finanzieri della Compagnia di Magenta su delega della Procura della
Repubblica di Milano, hanno consentito di disvelare un articolato sistema fraudolento pianificato e diretto da un
avvocato abbiatense, con l’ausilio di professionisti e collaboratori solidali, tra cui un soggetto di primario
spessore criminale, esponente di spicco di “Cosa Nostra”, già condannato a seguito della nota operazione
“Duomo Connection” degli anni ’90, e con il coinvolgimento di una pluralità di persone fisiche utilizzate come
prestanome di imprese – alcune operanti nel settore edile-immobiliare, allo scopo di frodare il fisco, i creditori e
consentire il riciclaggio di denaro di derivazione illecita.
I 22 soggetti coinvolti sono indagati, a vario titolo, per i reati di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione
di crediti d’imposta per oltre 2,5 milioni di euro, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio,
autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
L’operazione testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo a presidio della legalità e della sicurezza
economico-finanziaria del Paese, con particolare riferimento al contrasto alla criminalità organizzata e delle
infiltrazioni di capitali illeciti nel circuito dell’economia legale.
La responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Il
procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni
probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza
degli indagati.
La diffusione del presente comunicato stampa è autorizzata dalla Procura della Repubblica di Milano in
ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’
informazione.