Gdf, controlli e verifiche all’isola d’Elba tra esercizi pubblici e redditi di cittadinanza
Isola d’Elba (Livorno) 5 febbraio 2020 – Controllato un ristorante all’Isola d’Elba. Non è stato dichiarato un giro d’affari di 350 mila euro negli ultimi 3 anni, per un’evasione tributaria di più di 100 mila euro, tra Irpef, Irap e Iva.
Il ristorante era convenzionato con enti pubblici, alberghi e “tour operator”. In passato, il titolare, un 60enne originario di Napoli, già era incorso in mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali. Per questo il suo locale era stato selezionato per un controllo più approfondito.
Nell’operazione, condotta dalle fiamme gialle della Compagnia di Portoferraio, sono stati identificati tutti gli 11 lavoratori presenti nel ristorante, tra camerieri e un pizzaiolo, rilevando che in 5 non erano stati assunti. Tra questi, un extracomunitario entrato in Italia con visto d’ingresso turistico.
Incrociando le informazioni poi è emerso che un cameriere percepiva “Reddito di Cittadinanza” e che il pizzaiolo e un secondo cameriere erano membri di nuclei familiari pure percettori del sussidio, in particolare le mamme dei due. In tutto, 7.300 euro dovranno ora essere restituiti all’INPS.
Comminate sanzioni per le infrazioni alla normativa sul lavoro per 20 mila euro. Denunciata alla Procura della Repubblica di Livorno l’assunzione del cittadino straniero irregolare. Violazioni anche in materia di “antiriciclaggio”, per pagamenti in contanti superiori alla soglia dei 3.000 euro. Segnalati, infine, all’Agenzia delle entrate, in aggiunta all’evasione fiscale di 100.000 euro, mancati versamenti d’imposta per ulteriori 10.000 euro.