Politica 9 Aprile 2024

Ghiozzi chiede le dimissioni del Sindaco Salvetti per le sue dichiarazioni sull’occupazione del consiglio comunale

carlo ghiozzi consigliere lega (3)

Carlo Ghiozzi, consigliere Lega

Livorno 9 aprile 2024 – Ghiozzi chiede le dimissioni del Sindaco Salvetti per le sue dichiarazioni sull’occupazione del consiglio comunale

In merito ai fatti accaduti in consiglio comunale, il consigliere comunale Carlo Ghiozzi (Lega) ha inviato a nome suo e del partito un comunicato stampa nel quale riassume la sua versione dei fatti in merito all’occupazione del consiglio comunale.

Nel comunicato annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Luca Salvetti. Questa mozione è motivata secondo Ghiozzi e il partito da dichiarazioni mendaci del sindaco che vanno a ledere la figura del consigliere e l’immagine del partito stesso. Ghiozzi annuncia anche  riservarsi  a livello legale per la tutela della sua immagine lesa.

Il consigliere comunale poi ribadisce quanto dichiarato in conferenza stampa in merito all’approvazione delle osservazioni al Piano Operativo e al metodo con cui è stato approvato, un metodo che per Ghiozzi andrebbe contro il regolamento comunale, pertanto presenterà un ricorso al Tar con richiesta di sospensiva immediata.

Di seguito la nota con le dichiarazioni inviate da Carlo Ghiozzi

” Luca Salvetti infatti il giorno 6 marzo 2024 durante l’inaugurazione della sua sede elettorale ha rilasciato un’intervista su quanto accaduto durante il Consiglio del giorno precedente; di questa intervista sono presenti dei video integrali, uno dei quali è visionabile anche sulla mia pagina social https://www.facebook.com/carloghiozzi78?locale=it_IT.

In questa intervista vengono fatte dichiarazioni su quanto accaduto che mi coinvolgono in prima persona e che mistificano la realtà dei fatti tra cui:

“due consiglieri…vadano a contatto con il Presidente del Consiglio…” – “….si siede in maniera forzata e forzosa al posto del Presidente…..” – “….erano felici di dire che era un’azione fascista…”.

E’ bene precisare che dalle immagini del Consiglio Comunale ricavabili dal sito del Comune di Livorno “consigli incloud”, dalle foto e dai video riportati anche dalla stampa e mezzi di comunicazione locale, si vede chiaramente che non esiste alcun contatto tra Presidente del Consiglio ed altri consiglieri e che nessuno si siede in maniera forzata e forzosa in alcun posto riservato al Presidente; nelle varie foto pubblicate si vedono Presidente del Consiglio, Vice Presidente, Consiglieri del PD e Segretario Generale che ridono serenamente conversando con gli “occupanti”, segno evidente che non sono mai sussistite forzature o violenza o attentati e prepotenze fasciste come Salvetti vorrebbe descrivere.

Le parole riportate da Salvetti che dichiarano che i due consiglieri

“erano felici di dire che era un’azione fascista”

è un’affermazione falsa che può essere smentita da tutti i presenti.

Tali dichiarazioni mendaci, ledendo pertanto la mia personale dignità in qualità di Consigliere, ricostruiscono una versione dei fatti totalmente falsa distorcendo volutamente la realtà per puri fini propagandistici.

Per questi motivi abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Salvetti dove ne chiediamo le immediate dimissioni e che chiederemo di mettere urgentemente all’ordine dei lavori del consiglio del 16 aprile.

Contattati i legali, abbiamo rilevato tutti i presupposti per sporgere anche querela a tutela dell’immagine del sottoscritto e del partito che rappresento che ci riserviamo di depositare per opportunità politiche.

Assolutamente preoccupante poi quanto dichiarato dallo stesso Caruso che ha citato solo parzialmente un articolo del regolamento applicato per giustificare la ghigliottina e la revoca della democrazia, ovvero l’art. 66 comma 8; Caruso dichiara come “lui sia legittimato a decidere d’accordo con i due vicepresidenti e sentito il segretario generale”, ma si dimentica di dire che l’articolo recita testualmente:

“Quando nel corso delle adunanze si presentano situazioni che non sono disciplinate dalla legge, dallo statuto e dal presente regolamento, il Presidente decide…”

 

e in questo caso invece la norma c’è eccome, ed è l’Art. 71 comma 6 che consente ai Gruppi Consiliari di poter fare una dichiarazione per ogni emendamento e che è stata volutamente disapplicata.

Tutto questo è intollerabile: si è calpestata la democrazia non applicando i regolamenti che per la gerarchia delle fonti sono al pari della Legge Nazionale solo per difendere un interesse di parte, ovvero approvare di fretta e furia una parte di Piano Operativo per puri fini elettorali.

A tutto questo noi non ci stiamo e riteniamo che l’applicazione delle norme scritte ed il rispetto della legalità siano il sale delle nostre istituzioni .

A tutela della democrazia riteniamo che possa essere ammessa anche un’occupazione pacifica e simbolica dell’aula così come abbiamo fatto: il Tribunale Amministrativo Regionale siamo certi che ci darà piena ragione”.

Di seguito tre video:  l’intervista rilasciata da Ghiozzi, le dichiarazioni di Luca Salvetti sui fatti accaduti in consiglio comunale e la decisione del ricorso al tar

 

 

 

 

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