Ghiozzi (Lega): “La Perdita di Chirurgia Toracica è l’inizio dello smantellamento sanitario di Livorno”
"Il nuovo ospedale di Salvetti? Un gigantesco poliambulatorio con chirurghi esterni e senza specialità”
Livorno 26 novembre 2022 – Ghiozzi (Lega): “La Perdita di Chirurgia Toracica è l’inizio dello smantellamento sanitario di Livorno. Il nuovo ospedale di Salvetti? Un gigantesco poliambulatorio con chirurghi esterni e senza specialità”
“La perdita di chirurgia toracica è la conferma di quello che andiamo a dire ormai da anni: La Regione vuole smantellare di fatto l’ospedale Livorno a vantaggio dei Presidi dove sono presenti le cliniche universitarie. In questo contesto si va ad instaurare la vicenda ultradecennale del nuovo ospedale di Livorno: la deospedalizzazione è iniziata e si concluderà con la realizzazione del nuovo monoblocco.
Il progetto di devastazione sanitaria di Livorno sta emergendo con chiarezza in tutta la sua assurdità e incongruenza.
E per capirla bisogna comprendere cosa c’è a monte.
Livorno e il PD locale non contano e non sono mai contati nulla in Regione Toscana, a parte qualche consigliere paracadutato che ben si guarda di alzare la voce per non rischiare la riconferma.
Sindaco e esponenti del PD locale versano lacrime di coccodrillo sulla stampa contro Giani, ma ormai tutto sembra essere deciso.
La Regione in Toscana la comanda il PD e l’ASL ne è a sua volta controllata. Quindi Livorno non ha nessun valore per l’ASL, che da quando è Toscana Nord Ovest è solo Pisa-centrica.
Le province che non contano vanno quindi ridotte al minimo o utilizzate per fare nuove strutture in cemento, fregandosene delle specialità mediche che devono rimanere o spostarsi nelle vicine strutture ospedaliere coordinate con le cliniche universitarie.
È da questa logica che deriva il nuovo ospedale di Cecina, poi ridotto a scatola sempre più vuota e la graduale chiusura/riduzione degli ospedali di Grosseto e Piombino.
Livorno faceva gola: tanti soldi a disposizione per sostituire una struttura enorme.
Ecco allora uscire dal cilindro il progetto del nuovo ospedale a Montenero, poi bloccato dal buonsenso dei livornesi.
Però l’esigenza di costruire rimaneva: e allora si sono inventati di metter mano all’ex Pirelli e persino al parco Pertini pur di edificare.
E siccome lo spazio era poco si è scelto un bel monoblocco, anche se l’esperienza del covid avrebbe consigliato ben altro.
Del resto è fondamentale avere tutto vicino e coordinato. Se poi il virus si espande oppure tutto è fermo perché al triage del pronto soccorso ci sono solo due infermieri e un medico di turno poco male…
Anche nel progetto di Livorno si tagliano ancora posti letto e si delega tutto ai servizi territoriali e alle case della salute, che però non sono state neppure realizzate.
L’obbiettivo dell’Asl a trazione PD è chiarissimo, specialmente se visto in chiave storica:
bisogna costruire, spendere 190 milioni e usare anche l’ospedale di Livorno come un grande unico poliambulatorio dove visitare e fare le piccole operazioni chirurgiche.
Le specialità avanzate e le grandi emergenze verranno gestite a Pisa.
Il buon sindaco Salvetti lo sta scoprendo in questi giorni col caso del pensionamento dell’ultimo chirurgo toracico della città, ma questa tendenza c’è da tempo.
Che fare allora? Serve buonsenso e agire anche nell’interesse della città.
La linea della Lega è molto semplice:
1) ristrutturare l’ospedale esistente
2) garantire qui specialità e servizi di qualità
3) non tagliare posti letto ma anzi potenziare il pronto soccorso perché non faccia da collo di bottiglia.
Sul caso specifico di Chirurgia Toracica in Regione i nostri consiglieri chiederanno lumi al PD per capire le motivazioni e quali possibilità per evitare questo smantellamento.