Ghiozzi (Lega): “Mascherine poco sicure e distribuzione senza piano”
LIVORNO 22 aprile 2020 – A seguito dell’imposizione da parte della Regione Toscana dell’utilizzo dei dispositivi di protezione sanitaria a tutti i cittadini del territorio a partire da Lunedì scorso, la stessa Regione ha provveduto a mettere a disposizione della cittadinanza delle mascherine sanitarie gratuite.
Carlo Ghiozzi, cnsigliere comunale Lega:”Le mascherine messe a disposizione sono però differenti da quelle così definite “chirurgiche” in quanto, non avendo il ferretto nella parte superiore e non avendo le pieghe, non aderiscono perfettamente al viso lasciando passare grandi quantità di aria non filtrata da tutte le estremità; inoltre alla prova del passaggio di aria attraverso il tessuto con lo spegnimento di una fiamma di un accendino, rispetto all’altro tipo, la stessa aria riesce ad oltrepassare con facilità la barriera protettiva.
Numerosi Farmacisti hanno denunciato questo tipo di poca appropriatezza di questi dispositivi di protezione sanitaria.
Va poi considerato come il metodo di distribuzione di questi dispositivi di protezione ha creato delle grosse difficoltà nel reperimento da parte di molti cittadini, in quanto ai supermercati venivano distribuiti senza la richiesta di tessera sanitaria ed in poche ore erano già terminati. Le Farmacie ed altre zone adibite al rifornimento, hanno denunciato poi grave disorganizzazione e lentezza nel rifornimento che, non essendo continuo, ha creato e crea disagi alla popolazione.
Infine non è da condividersi la decisone di distribuire le mascherine solo ai supermercati per ciò che riguarda le zone commerciali, creando così degli svantaggi anche nei confronti di altre realtà come il Mercato Centrale.
Per tutti questi motivi ho presentato, insieme agli altri componenti del Gruppo Lega, un’interpellanza urgente dove si chiede al Sindaco se le mascherine distribuite dalla Regione Toscana sono state certificate dall’ISS e Protezione Civile, da chi sono state prodotte e quale sia stato il piano di distribuzione e di rifornimento ai Supermercati e Farmacie incaricati dello svolgimento di queste operazioni.
Si richiedono inoltre quali siano i motivi per i quali nei Supermercati vengono distribuite le mascherine senza alcuna regola mentre nelle Farmacie viene richiesto, giustamente, il codice fiscale dando così una tracciabilità di chi ha già ricevuto i dispositivi di protezione.
Infine si richiede di conoscere i motivi per i quali si sia preferita la distribuzione nei soli supermercati e non anche nelle aree mercatali”.