Ginepro toscano: perché è così famoso e come può essere usato
5 aprile 2024 – Ginepro toscano: perché è così famoso e come può essere usato
La Toscana non è celebre solo per la sua cucina o per la sua tradizione vinicola, ma anche per i famosi distillati a base di bacche di ginepro. Questi ultimi, infatti, stanno diventando piuttosto apprezzati e richiesti da consumatori di tutto il Paese poiché rappresentano la base di molti cocktail. Diversamente da come si potrebbe pensare, le bacche di ginepro non sono tutte uguali tra di loro e quelle toscane hanno una marcia in più. Non è un mistero, infatti, che nelle terre toscane cresca dell’ottimo ginepro dal colore nero e dall’inconfondibile sapore acidulo e pungente usato per produrre gin secco e molti altri liquori in tutt’Italia.
La storia del ginepro
Il ginepro è una pianta molto antica, risalente addirittura al mesozoico. Si crede che questa pianta abbia avuto origine nelle regioni tibetane e che si sia diffusa gradualmente verso il bacino del Mediterraneo, grazie alla sua capacità di adattarsi alle diverse condizioni ambientali. Questa pianta, poi, si è insediata in alcune regioni italiane, tra cui la Toscana. Qui il ginepro cresce rigoglioso specialmente in determinate zone, tra cui le isole dell’Arcipelago Toscano e l’area del Chianti, passando per Arezzo. Il ginepro toscano è caratterizzato da un sapore un po’ acido, un profumo molto intenso e una colorazione nera con le sfumature del blu, ed è quindi molto riconoscibile. La raccolta di queste bacche non è semplice, è necessario rispettare procedimenti ben precisi. L’arbusto della pianta viene scosso in modo energico e successivamente si passa, con molta attenzione, alla setacciatura e all’essiccamento delle bacche per circa tre settimane. Solo rispettando questo procedimento è possibile rispettare al massimo la materia prima ed evitare di danneggiarla.
Come si produce il gin?
Tra le specialità a base di ginepro più apprezzate c’è sicuramente il gin secco. Questo distillato di cereali si distingue per l’uso di botaniche selezionate con cura, tra cui il coriandolo e l’angelica, che conferiscono al gin un profilo aromatico unico. Tuttavia, è proprio il ginepro a conferire al gin il suo carattere distintivo. Questa bacca, come anticipato, viene colta a mano con cura e con sapienza e utilizzata per ottenere il gusto autentico della Toscana. In realtà il ginepro non è l’unico ingrediente necessario: per creare un buon gin, infatti, sono necessari anche spezie, bacche e agrumi. Tutti questi ingredienti, se utilizzati correttamente, conferiscono al gin il suo carattere pregiato.
Gli altri utilizzi delle bacche di ginepro
In genere quando si pensa alle bacche di ginepro si pensa immediatamente alla produzione di distillati, tuttavia queste particolari bacche possono essere usate in svariati settori: industria erboristica, farmaceutica, cosmetica e ovviamente in cucina. Non tutti sanno, infatti, che le bacche di ginepro sono da secoli un elemento protagonista della tradizione culinaria italiana. Il gusto aromatico di questo ingrediente è dovuto agli oli essenziali, utili per poter arricchire piatti di vari tipi, specie quelli che hanno come protagonista carni dai sapori intensi come la selvaggina. In realtà, se utilizzate correttamente, le bacche di ginepro possono essere abbinate a quasi tutte le pietanze, compresi i dolci.