Giorno della Memoria, pietre di inciampo per Ada e Benito Attal
Giorno della Memoria, pietre di inciampo per Ada e Benito Attal, madre e figlio deportati livornesi ad Auschwitz
Il programma delle iniziative del 26 e 27 gennaio
Mercoledì 26 gennaio (ore 17.00) in via san Francesco 32 verranno posate due pietre di inciampo dedicate a Ada e Benito Attal, nostri concittadini madre e figlio, arrestati a causa di una delazione e deportati nei campi di concentramento.
Giovedì 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 si aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, alle ore 15.30 si svolgerà una manifestazione alla Sinagoga di piazza Benamozegh alla presenza delle autorità civili e religiose.
Sono due delle significative iniziative organizzate quest’anno dalla Comunità di Sant’Egidio, in compartecipazione con il Comune di Livorno, insieme alla Comunità ebraica, alla Diocesi e Istoreco per celebrare il “Giorno della Memoria” della Shoah, ricorrenza internazionale istituita e fissata ogni 27 gennaio, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare l’anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. La prima ha visto piantare l’albero della memoria alle scuole “Micheli”.
Di seguito i dettagli delle due iniziative del 26 e 27 gennaio
Mercoledì 26 gennaio ore 17.00 la posa in via San Francesco 32 di due pietre d’inciampo in ricordo di Ada Attal e di suo figlio Benito.
La contabilità della morte dice che furono centinaia gli ebrei livornesi che non tornarono più dalla Germania.
Secondo i recenti studi di Catia Sonetti oltre trecento persone scomparvero nei campi di sterminio e altre decine i civili livornesi furono deportati, molti dei quali uccisi in detenzione per essersi opposti con un gesto, una parola alla disumanità dei carnefici.
Mercoledì, dunque, il ricordo di Ada e Benito, introdotto da un intervento, dal saluto dell’assessore Lenzi e di un giovane studente.
Un omaggio floreale verrà quindi posto sulle pietre di inciampo e i ragazzi che interverranno potranno lasciare un biglietto con un loro pensiero.
Al termine prenderanno la parola i testimoni Ugo e Luciana Bassano.
Preziose informazioni su Benito Attal sono contenute nel libro ‘Dalla casa nel bosco al grande mondo. Storie di bambini ebrei tra la Toscana e Israele’ di Silvia Trovato e Tiziana Arrigoni (ed. La Bancarella).
Tra le pagine anche una fotografia, un po’ sfuocata, che però contiene anche il volto di Benito insieme ai bambini dell’orfanotrofio ebraico a Sassetta.
Il libro è dedicato proprio “A Benito Attal, il bambino il cui piccolo corpo si è dissolto nel fumo di Auschwitz, perché qualcuno lo ricordi”.
Attualmente sono 18 le pietre di inciampo installate a Livorno: le prime quattro sono state impiantate nel 2013 e dedicate a due bambine ebree Franca Baruch e Perla Beniacar, un ragazzo, Enrico Menasci, e suo padre Raffaello. Altre due sono state impiantate nel 2014 e dedicate a Isacco Bayona e Frida Misul, testimoni dell’orrore della Shoah per almeno due generazioni di studenti livornesi. Le stolpersteine del 2015 sono state dedicate a Dina e Dino Bueno, quelle del 2017 a Ivo Rabà e Nissim Levi, nel 2018 a Matilde Beniacar, ultima sopravvissuta livornese ai campi di sterminio.
Nel 2020 sono state impiantate nelle strade livornesi sei pietre di inciampo, quattro in via Strozzi e due in via del Mare: le prime sono dedicate a Rosa Adut, Abramo Levi e ai loro due figli Mario Mosè e Selma, Nissim il terzo figlio fu ricordato nel 2017; le altre sono dedicate a Piera Galletti e a sua figlia Lia Genazzani. Nel 2021 in via Verdi è stata posta la pietra d’inciampo in ricordo di Gigliola Finzi nata il 19 marzo 1943, uccisa a soli tre mesi all’arrivo ad Auschwitz il 23 maggio del 1943.
Quest’anno le pietre in memoria di Ada Attal e di suo figlio Benito.
La ricostruzione topografica e toponomastica viene svolta grazie all’accurata collaborazione tra gli uffici del Comune di Livorno, la Comunità di sant’Egidio, la Comunità Ebraica di Livorno e su segnalazione di amici, conoscenti e parenti delle persone deportate.
Giovedì 27 gennaio, alle 15.30, in piazza Benamozegh, la cerimonia in ricordo della deportazione degli ebrei livornesi.
Si partirà con i saluti delle autorità civili e religiose, l’intervento del Rav Dayan, alcune testimonianze.
Seguirà l’accensione della Menorah e l’ “abbraccio” alla Sinagoga da parte dei bambini delle Scuole Benci e Bartolena a conclusione dell’iniziativa.
Da segnalare infine che il 27 gennaio alle ore 10.00 il sindaco di Livorno Luca Salvetti deporrà una corona al Cimitero Ebraico.