Giovani e pandemia, un documento appello del Garante dell’Infanzia
Il sindaco Luca Salvetti, l’assessore al Sociale Andrea Raspanti e il garante dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza Stefano Romboli hanno presentato questa mattina in sala Cerimonie a Palazzo Comunale il testo di un appello/documento inviato all’Autorità Garante Nazionale e della Regione Toscana per l’Infanzia e per l’Adolescenza e alle Istituzioni Locali.
L’atto, firmato dal garante dell’Infanzia e Adolescenza del Comune di Livorno Stefano Romboli, è finalizzato a sensibilizzare e condividere preoccupazioni e disagi dei minorenni coinvolti nella pandemia e nello svolgimento delle attività educative e didattiche, sportive, ludiche, culturali e ricreative.
“Il documento/appello è un altro dei passaggi che l’Amministrazione propone a favore dei giovani, soprattutto minorenni – ha affermato il Sindaco – che hanno subito più di altre fasce di età le restrizioni governative causate dalla pandemia. Purtroppo la situazione è allarmante sia nei piccoli che nei grandi centri, tant’è vero che in Italia nell’ultimo anno sono stati denunciati 20mila minori per questioni legate a comportamenti. Il malessere è generalizzato e le amministrazioni devono lavorare affinchè i giovani ritrovino stabilità e serenità. Il Comune di Livorno ha la consapevolezza del problema e si impegna a risolverlo in tre modi: lavorando con le associazioni sportive, riattivando l’educazione civica nelle scuole come hanno chiesto gli stessi giovani e realizzando un registro del volontariato per avvicinare i giovani a questo settore sociale”.
L’assessore al Sociale Andrea Raspanti ha confermato le parole del Sindaco ed ha aggiunto che “si tratta di constatare come di fatto la situazione che si è creata, con le restrizioni legate alla pandemia, condizioni le attività dei più giovani entrando in tensione con la garanzia dei diritti dei minorenni.
E’ dunque necessario che non venga sottovalutato l’impatto che le restrizioni degli ultimi due anni hanno avuto sui minori. Il documento vuole essere un campanello di allarme e una richiesta di presa d’atto in modo che nel graduale allentamento delle procedure anti-Covid, si consideri prioritario l’intervento sulla fascia dei minorenni”.
Il garante dell’infanzia e adolescenza Stefano Romboli ha specificato che con il documento/appello l’Amministrazione Comunale dimostra una particolare attenzione ai minori nella fascia compresa tra i 12 e i 18 anni. “Minori che – prosegue il Garante – non hanno libertà di scelta e questo provoca una sorta di “vulnus” giuridico che entra in tensione con la garanzia dei diritti dei minorenni. Sono molti gli studenti che non vanno a scuola perchè, se non vaccinati, non possono usare i mezzi pubblici. Lo stesso accade per le attività creative e sportive. Proprio per questo ho scritto il documento e l’ho inviato, per far sapere che il Comune di Livorno è consapevole della estrema fragilità a cui sono sottoposti i minori. Compito del garante dell’infanzia e adolescenza è di portare avanti il punto di vista dei minori e sostenere loro e le famiglie”.
Il documento/appello, inviato all’Autorità Garante nazionale e regionale per l’Infanzia e per l’Adolescenza è in allegato al comunicato.
Egregie Signore, Egregi Signori
nella mia veste di Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Livorno
a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dal dicembre 2021 dalle famiglie e dai minorenni relative ai trasporti pubblici e scolastici, all’accesso alle attività sportive, culturali, ludiche e ricreative, alla gestione in ambito scolastico delle c.d. “quarantene” e in particolare delle differenziazioni a seconda della copertura vaccinale e del possesso del super green pass
alla luce delle numerose testimonianze degli operatori coinvolti, a cominciare dai neuropsichiatri infantili, dagli psicologi e psicoterapeuti, e dai dati in possesso a livello nazionale, regionale e locale (commissione consiliare del Comune di Livorno “Speciale SarsCov2” dell’11 febbraio 2022)
dopo le novità introdotte a seguito delle disposizioni emanate dal Governo nei mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022 quali misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid -19
rivolgo alla vostra attenzione queste considerazioni:
La fascia d’età 12-18 in particolare è stata trascurata molto in questi due anni malgrado sia quella più importante dal punto di vista degli sviluppi a livello cerebrale e dei cambiamenti che formano l’identità attraverso le relazioni: ricerca di novità, coinvolgimento sociale, maggiore intensità emotiva e esplorazione creativa sono le quattro fondamentali caratteristiche che sono depotenziate e fortemente colpite dalla prolungata convivenza con le limitazioni, le sottrazioni, i distanziamenti imposti e necessari. Le misure adottate espongono le persone coinvolte in questa fascia d’età a maggiori penalizzazioni e sacrifici: ricordo e sottolineo che fino a 18 non c’è libertà di scelta e potere di decidere se vaccinarsi o no e le scelte e la volontà dei genitori e familiari sono determinanti e decisive.
Condizionare pertanto la fruizione di alcuni servizi (come quelli di trasporto pubblico) o la partecipazione ad attività sportive, culturali e ricreative da parte dei minorenni over 12 all’obbligo del green pass, sia pure in un’oggettiva condizione di emergenza sanitaria, entra- inevitabilmente e per un numero non trascurabile di adolescenti- in tensione con la garanzia dei diritti dei minorenni così come sono sanciti dal nostro ordinamento e dalle convenzioni internazionali che esso accoglie.
Condivido quindi le mie preoccupazioni e lancio un appello alle persone con responsabilità istituzionali a agire affinché le criticità e i disagi creati dalla gestione complessiva della pandemia e dalle soluzioni e dai provvedimenti intrapresi per la sicurezza sanitaria possano essere arginati e ridotti.
Considerato oltretutto che, anche grazie alla fortissima adesione alla campagna vaccinale, stiamo andando incontro a uno scenario di minor rischio e alla conclusione dello stato di emergenza, ritengo che sia fondamentale dare assoluta priorità a interventi che ripristinino condizioni adeguate e sostenibili per i minorenni ai quali è necessario garantire la più piena partecipazione sociale. In questo senso si sono espresse, anche recentemente, le associazioni dei dirigenti scolastici, segnalando varie criticità e auspicando che sia quanto prima superata la distinzione tra studenti vaccinati e non vaccinati all’interno delle scuole.
Chiedo inoltre che il Governo vari una strategia nazionale finalizzata a promuore e favorire, a cominciare dai territori – attraverso maggiori e specifici finanziamenti e risorse dal Governo Nazionale e Regionale – spazi di relazione e di prossimità per favorire socializzazione e aggregazione. Serve da subito rafforzare e mettere in piedi una rete, disseminata sul territorio, di supporto e di ascolto, di sportelli e di servizi/attività, anche informali e con professionisti e tali da favorire l’incontro con le fragilità e le possibilità di intercettare in anticipo i segnali di difficoltà. Penso a un intervento pubblico organico e strutturato al fine di evitare il consolidamento del divario
favorito dalle disuguaglianze socio-economiche fra chi ha risorse per permettersi attenzione e cura e chi non le ha. La Riforma del Terzo Settore può aiutare a superare una parte dei problemi legati alle risorse finanziarie e umane favorendo la collaborazione con le realtà che ne fanno parte. Nell’immediato serve attivare e rafforzare i servizi di prima emergenza.
Infine auspico che si faccia ogni sforzo per evitare che anche la prossima stagione 2022-2023 possa presentare così tante criticità e disagi, a cominciare dal mondo scolastico, e si parta dalla consapevolezza che serve una programmazione e rigenerazione complessiva e organica, senza limitarci alla speranza di un ritorno generico e retorico alla normalità, visto che tutto ci induce a pensare che la convivenza con la pandemia sarà ancora lunga.
Livorno, 18 febbraio 2022
Stefano Romboli. Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza del Comune di Livorno