Giovanissimi in lotta a Livorno: scontri e regolamenti di conti in città
Livorno 5 dicembre 2024 Giovanissimi in lotta a Livorno: scontri e regolamenti di conti in città
A Livorno si è vissuto una giornata di tensioni e disordini tra Porta a Mare, piazza Attias e piazza Magenta. Due gruppi di adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, si sono affrontati in scontri violenti iniziati in mattinata e protrattisi fino al pomeriggio. L’intervento tempestivo di polizia e carabinieri ha evitato ulteriori escalation, ma il bilancio della giornata resta grave, con scene di autentica follia nelle strade cittadine.
L’inizio degli scontri a Porta a Mare
Intorno alle 11:15, fuori dal centro commerciale delle Officine Storiche, un gruppo di circa cinquanta giovani ha attaccato un gruppo rivale più esiguo. Durante l’aggressione, un minorenne è stato colpito violentemente al volto e alla testa con un casco, rendendo necessario il trasporto in ospedale. Dopo l’attacco, i partecipanti si sono dispersi, ma non prima di tentare un nuovo confronto nella zona della Darsena, dove le forze dell’ordine, allertate dagli agenti della sicurezza del centro commerciale, sono intervenute scongiurando un ulteriore scontro.
Inseguimenti e tensione in centro città
Nonostante l’apparente calma, la situazione si è nuovamente infiammata nel pomeriggio. Verso le 16:00, un gruppo di un centinaio di giovanissimi, alcuni con il volto coperto, caschi e cinghie in mano, si è radunato compatto in piazza Attias, probabilmente in cerca di rivalsa per l’amico ferito. Individuati i presunti aggressori, è iniziato un inseguimento fino a piazza Magenta. Anche in questa occasione, l’intervento congiunto di polizia e carabinieri ha disperso la folla e riportato la calma.
Un appello alla sicurezza
Le dinamiche che hanno portato agli scontri restano da chiarire, ma l’episodio sottolinea l’importanza di prevenire fenomeni di violenza giovanile e di garantire un monitoraggio efficace delle zone più sensibili della città. Grazie al coordinamento delle forze dell’ordine, è stato evitato il peggio, ma quanto accaduto richiede un’immediata riflessione da parte delle autorità e delle famiglie.