Ambiente 11 Novembre 2018

Gli acchiapparifiuti puliscono lo Scoglio della Regina. (Foto e video)

Siringhe, plastica, vetro, polistirolo: questo il materiale raccolto

Pulizia volontaria allo Scoglio della Regina
L’iniziativa organizzata dai volontari acchiapparifiuti, Reset

Livorno 11 novembre 2018 – Si è svolta nella mattina di sabato 10 novembre l’iniziativa di pulizia volontaria dello scoglio della Regina promossa dai volontari acchiapparifiuti.

Tra il materiale raccolto: bottiglie vuote di birra, bottiglie dell’acqua di plastica, teloni di plastica, contenitori vuoti di estatè, bacinelle di plastica, secchi, reti da pesca, casse di polistirolo ed anche siringhe con ago abbandonate

“Voglio ringraziare una per una le venti persone che questa mattina hanno risposto all’appello del Comune e hanno dato una mano per ripulire questo luogo meraviglioso – sottolinea l’assessore all’Ambiente Giuseppe Vece, anche lui presente questa mattina -. Un esempio virtuoso che si scontra con chi purtroppo non ha alcun rispetto per l’ambiente in cui vive e non esita a sporcarlo seminando bottiglie, cicche di sigarette e rifiuti di ogni genere tra gli scogli. Materiale che poi le mareggiate si portano via, restituendocelo giorni, settimane o mesi dopo. E quel che non ritorna sulle spiagge finisce per inquinare irrimediabilmente l’acqua. Ecco perché è necessaria una presa di consapevolezza generale: ciascuno di noi può e deve fare per salvaguardare il nostro mare. Ringrazio dunque le associazioni che hanno dato il loro contributo, Reset e AcchiappaRifiuti, e Aamps che ha fornito il materiale per la raccolta e si è occupata dello smaltimento di questi rifiuti”.

Il sindaco Filippo Nogarin: “questa è la Livorno migliore, quella che di sabato mattina si rimbocca le maniche e va a pulire le spiagge attorno allo Scoglio della Regina. Venti volontari in tutto, coordinati da Reset Livorno e Acchiappa Rifiuti.

La miglior risposta a chi pensa di poter lasciare bottiglie, cicche di sigaretta e rifiuti di ogni genere tra gli scogli, senza pensare che alla prima mareggiata tutti questi materiali finiranno in acqua, inquinandolo irrimediabilmente”.