Tutti i centri di ricerca presenti presso Scoglio della Regina e Dogana d’Acqua hanno fornito una sintesi di quanto fatto nell’ultimo anno nei vari settori di attività che spaziano dalla ricerca ambientale, al monitoraggio marino, alla biologia marina, alle telecomunicazioni, all’oceanografia, alla logistica, alla biorobotica marina e ai sistemi di intelligenza meccanica.
Il loro intervento è seguito ai saluti del Sindaco di Livorno Luca Salvetti e dell’Assessore all’Innovazione e alla Formazione Michele Magnani. Era presente anche Leonardo Pellegrineschi di Regione Toscana per illustrare i risultati del Bando Ricerca 2023 e le nuove opportunità agevolative del Settore Politiche di Sostegno alle Imprese.
“Per loro natura – ha esordito il sindaco Luca Salvetti – i centri di ricerca non considerano l’aspetto della promozione e del marketing come primario della loro attività. Non essendo Livorno città universitaria si è sempre pensato che l’aspetto degli studi e della ricerca non contribuisse alla crescita della città. Noi invece vogliamo invertire questo aspetto perché già da molto tempo i centri di ricerca stanno portando avanti un lavoro straordinario. Quindi questa idea che ha avuto l’assessore che la giunta ha sposato appieno, di cominciare a far ragionare i centri di ricerca con i cittadini è propedeutica all’idea che abbiamo, che si concretizzerà a maggio 2025, ovvero “La biennale del mare e dell’acqua” dove tutti i centri di ricerca dovranno essere protagonisti. E’ un progetto ambizioso che abbiamo presentato la scorsa settimana al Parlamento Europeo a Bruxelles, che vuol fare di Livorno, sul fronte del mare e dell’acqua, quello che Rimini è per la gestione delle politiche ambientali e dei rifiuti. Nelle quattro giornate del festival proporremo tanti aspetti legati al mare e all’acqua, dall’economia, alla cultura, dallo sport alla tecnologia. I soggetti come voi dovranno dare una grossa mano all’Amministrazione per far capire alla città l’importanza della ricerca e dell’innovazione”.
“Oggi sono state presentate le attività svolte nel 2024 dai Centri di ricerca di Dogana d’Acqua e Scoglio della Regina che nel tempo da cinque sono passati a sette, con l’arrivo dell’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) e con la presenza anche del Polo dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa. Come è stato messo in evidenza nei vari interventi, sono già attive varie collaborazioni tra i diversi centri nella ricerca applicata. Questo ha una valenza strategica per quanto ci riguarda, per le nostre aree costiere e il nostro mare. Con un occhio di riguardo per il 2025 alla tutela della costa, nella convinzione che questa collaborazione possa consentire a Citem di fare un salto di scala”, ha dichiarato Michele Magnani, assessore alla formazione, innovazione, transizione digitale e politiche giovanili.
E’ davvero molto vasta l’esperienza dei centri di ricerca presenti in città tra Dogana d’Acqua e Scoglio della Regina già da alcuni anni. Le competenze di CITEM si arricchiranno nei prossimi mesi anche dell’esperienza del Polo dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa presso Villa Letizia.
Vediamo nel dettaglio di cosa si occupano.
Il CNIT, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni, ha un laboratorio che è un riferimento per l’innovazione nel settore marittimo. Guidato dal Dr. Paolo Pagano, collabora con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e la Guardia Costiera Nazionale per sviluppare tecnologie avanzate in ambito portuale e marittimo. Nel 2024, il Laboratorio ha realizzato progetti strategici come il sistema 5G MASS per la navigazione autonoma, ha partecipato alle iniziative europee per la standardizzazione del futuro sistema europeo di scambio dati fra organizzazioni marittime (CISE), ha sviluppato una rete di radar a tecnologia fotonica (TUTELARY) e il 5G Global Tracking System per i container, coinvolgendo aziende nazionali, toscane e livornesi. Per il 2025 avvierà nuove iniziative, tra cui il Sat5GCon (monitoraggio container con 5G/satelliti) e LOGICA (logistica multimodale con IoT), finanziati da enti nazionali e regionali. Il Laboratorio si conferma un motore di innovazione e collaborazione con partner industriali e istituzionali.
L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), opera in ambito internazionale nel campo dell’oceanografia fisica, chimica, biologica e geologica, della geofisica sperimentale e di esplorazione, della sismologia e della sismologia applicata all’ingegneria. Le competenze dell’Ente vengono applicate per contribuire alla diffusione della conoscenza scientifica e per risolvere problematiche ambientali, economiche e sociali. L’OGS ha diverse sedi su tutto il territorio nazionale e la sua sede principale si trova a Trieste L’Ente ha scelto di partecipare al CITEM di Livorno per contribuire con le proprie competenze alle attività di ricerca e alle analisi nelle zone marine e costiere locali, regionali e del Mar Tirreno settentrionale. L’OGS crede fortemente nelle opportunità che possono nascere da questa compagine scientifica e tecnologica e, al momento, il personale dell’Ente si sta occupando dell’applicazione dell’approccio ecosistemico alla pesca nel Mar Tirreno, dell’analisi degli effetti delle specie marine invasive e dell’effetto delle variabili oceanografiche su spostamenti e comportamento dei mammiferi marini. Altre attività sono in fase di sviluppo.
La Scuola Superiore Sant’Anna è presente nel complesso di Scoglio della Regina, dove svolge ricerca sulle tecnologie per il mare partecipando a CITEM con due gruppi di ricerca: uno dell’Istituto di BioRobotica, che sviluppa dispositivi bioispirati per l’esplorazione, il monitoraggio e la tutela del mare, inclusi sistemi robotici per operare sopra, sulla e sotto la superficie dell’acqua; e uno dell’Istituto di Intelligenza Meccanica, che progetta materiali e strutture smart per la robotica e per la conversione di energia rinnovabile. I metodi del Sant’Anna abbracciano ricerche bio-ispirate e di robotica morbide, sia in ambito hardware che algoritmico, e l’utilizzo di sistemi di meccanica intelligente, dove la struttura meccanica ottimizza la computazione e le performance dei sistemi.
Il LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile, è un consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il lavoro che si svolge a Livorno è dedicato principalmente ad attività di studio e monitoraggio inerenti il settore marino. Il LaMMA presenterà alcuni progetti che hanno significative ricadute sulla protezione ambientale e sullo sviluppo socio-economico di aree costiere, compresa quella livornese. SCORE (H2020) punta a migliorare la pianificazione urbana delle città costiere con soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici usando tecnologie digitali ed ecosistemi. AMIS (Interreg) utilizza gemelli digitali per monitorare le aree costiere ed include la costa alta livornese come area pilota. I progetti del PNRR MER di ISPRA svilupperanno modelli per prevedere l’inquinamento marino a breve termine e il rischio di alluvioni, con un particolare focus sulla città di Livorno.
Il CIBM (Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci”) di Livorno si occupa da oltre 40 anni di ricerca e valutazione delle risorse marine oggetto di pesca nel Mediterraneo, con particolare attenzione al mare ed alle coste toscane. Nel corso degli anni, il CIBM ha consolidato collaborazioni con istituti di ricerca nazionali ed internazionali, ed è coinvolto nel monitoraggio europeo delle risorse alieutiche, fornendo, allo stesso tempo, consulenza tecnico-scientifica per la Commissione Europea e per la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM-GFCM). Tra i progetti internazionali in cui il CIBM è attualmente coinvolto, vengono portate avanti ricerche specifiche mirate ad una pesca sostenibile e a minore impatto ambientale, come nell’H2020 Ecoefishent o nello studio comunitario Decarbonyt. Quest’ultimo riguarda la sperimentazione di sistemi di pesca innovativi per ridurre i consumi e le emissioni di CO2, con la marineria livornese come caso di studio.
Le attività di ISPRA a Livorno riguardano la ricerca scientifica, il monitoraggio della fascia costiera, l’educazione e la divulgazione ambientale, nonché l’attività istituzionale di supporto tecnico-scientifico al Ministero dell’Ambiente e al Sistema Nazionale delle Agenzie di protezione ambientale regionali (SNPA) anche per la normazione di metodi e la legiferazione. Le tematiche principali interessano l’ecologia, l’ecotossicologia e la climatologia marina, l’economia circolare, le valutazioni di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti e dei sedimenti portuali, la biodiversità dell’avifauna migratrice, l’implementazione della cybersecurity nelle attività scientifiche. Sulle diverse tematiche rivolte in particolare all’ambito marino costiero operano quattro laboratori di analisi, presso il complesso di Dogana d’Acqua, tra cui il più recente frutto di una collaborazione Cina-Italia. Numerosi i progetti di ricerca nazionali ed internazionali in corso che vedono protagoniste le principali aree marino costiere della Toscana in collaborazione con gli altri istituti di ricerca del territorio e del CITEM.
Le attività scientifiche del CNR IBE a Livorno sono articolate in progetti con finanziamenti esterni e ricerche autonome, tra i risultati spicca il coordinamento scientifico del progetto PON S4E, che comprende tre progetti di Social Innovation (SMART BRIDGE, SMAMO e il Sistema Informativo per la Filiera Ittica), per un budget complessivo di 1.260.000 Euro. Le attività scientifiche svolte in collaborazione con ISPRA hanno portato, oltre che alla pubblicazione di due articoli, al finanziamento del progetto PRIN ECOMARE, dedicato all’analisi delle isole di plastica galleggianti mediante sistemi di monitoraggio integrati, rafforzando l’impegno verso la sostenibilità e la salvaguardia degli ecosistemi marini. La sede di Livorno del CNR IBE ospita il “Laboratorio di ricerca per il Monitoraggio Costiero tramite misure radar in banda X” che consente di svolgere una serie di attività di ricerca nell’ambito del monitoraggio del mare in un’area di circa 5 km di raggio dallo Scoglio della Regina. Il CNR IBE organizza ogni due anni a Livorno il Simposio Internazionale sul Monitoraggio costiero del Mediterraneo, un evento che riunisce esperti per discutere tecnologie avanzate e strategie di salvaguardia ambientale.
“Da qui ripartiamo. Abbiamo già svolto una prima riunione sulla nuova agenda scientifica condivisa per le attività 2025. Con l’obiettivo a medio termine di andare verso il riconoscimento formale del CITEM anche da parte delle istituzioni Regionali e Nazionali, per mettere a sistema e a servizio le attività di ricerca, per una economia blu sostenibile, fondamentale non solo per Livorno, ma per l’economia della Toscana, dei suoi porti e per il paese”, ha concluso l’assessore Michele Magnani.