Livorno 16 luglio 2022 – Gorgona, Cartabia: “Oggi, vediamo il carcere della speranza”, Potenti: “Le Sughere non siano trattate da cenerentola”
La ministra Cartabia sull’isola di Gorgona firma l’intesa con la scuola superiore Sant’Anna
Su un muro perimetrale che circonda le strutture dove risiedono le persone detenute sull’Isola di Gorgona, si legge: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
In questi 220 ettari, di fronte alla costa di Livorno, la ministra Cartabia ha partecipato alla firma della convenzione quadro tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la casa circondariale di Livorno – sezione distaccata di Gorgona.
La collaborazione scientifica con la Scuola Superiore Sant’Anna fornirà soluzioni innovative per rendere ancora più sostenibile il sistema adottato nel carcere, anche con il coinvolgimento di competenze interdisciplinari estranee all’ambito giuridico e relative all’agronomia, al management e alla gestione delle imprese. Per esempio, saranno analizzate le attività produttive in essere, secondo il modello dell’economia circolare, anche al fine di ridurre il loro impatto sull’ambiente e per consolidarne la sostenibilità economica.
“Oggi, vediamo il carcere della speranza.
Lo vediamo nell’ambiente, nelle parole che ci accolgono su queste mura, nelle facce delle persone che qui stanno operando con fierezza ed entusiasmo davvero invidiabile che vorremo vedere contagiato da tutte le parti”, ha detto la ministra.
“Qui non stiamo semplicemente stilando un accordo tra un soggetto della società civile e l’amministrazione penitenziaria, ma un accordo con una Università che vuole studiare questo esperimento con metodo scientifico per trarne tutti quegli elementi di forza o di criticità che permettano a questa realtà di diventare un modello replicabile”.
Prima della sottoscrizione dell’intesa, la ministra Cartabia ha visitato l’Isola di Gorgona, la casa di reclusione e i vigneti del Marchese Frescobaldi, il quale da dieci anni ha avviato sull’isola un progetto sociale per il reinserimento dei detenuti attraverso l’acquisizione di professionalità nel settore vitivinicolo.
L’onorevole Manfredi Potenti (Lega) coglie l’occasione della visita della Ministra in Gorgona per ricordare anche che a poche miglia di distanza ci sono da risolvere i problemi de Le Sughere
Giustizia, Potenti (Lega): Visita a Gorgona non sia passerella, risolvere problemi carceri livornesi
“Ancora una volta devo sollevare l’attenzione sulle inaccettabili condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori penitenziari.
L’ennesimo episodio di aggressione si è verificato nel carcere delle Sughere dove due agenti sono finiti in ospedale a seguito dei calci e dei pugni ricevuti da un detenuto.
Pochi giorni prima, inoltre, sempre nel reparto di massima sicurezza era stato aggredito un ispettore di polizia a colpi di testate.
Mentre alle Sughere la tensione è alle stelle e a rimetterci è sempre il personale penitenziario, all’Isola di Gorgona è in programma una visita della Guardasigilli Marta Cartabia.
Mi rallegro se quest’occasione servirà a portare l’attenzione su questa struttura, ma al tempo stesso mi auguro che il penitenziario di Livorno, del quale Gorgona è una articolazione distaccata,
non sia trattato da ‘cenerentola’
e che per prevenire gli episodi di violenza si proceda con provvedimenti disciplinari adeguati e al rafforzamento del personale in dotazione”.
Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, deputato toscano della Lega-Salvini Premier.