Per effetto del DPCM 12 ottobre 2021 in materia di “obbligo di possesso e di esibizione della certificazione COVID-19” nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, termine
attuale dello stato di emergenza, sono obbligati a possedere ed esibire il certificato verde COVID-19 (Green Pass), per accedere ai locali/uffici comunali le seguenti categorie:
a) tutti i lavoratori del settore pubblico al momento del “primo accesso al luogo di lavoro”;
b) tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso le sedi comunali, anche sulla base di contratti esterni, ivi compresi i lavoratori autonomi, i tirocinanti e i collaboratori non dipendenti;
c) tutti i soggetti che accedono ai locali comunali per lo svolgimento di una attività propria o per conto del proprio datore di lavoro;
d) tutti soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. Segnatamente: il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri comunali
L’obbligo non si applica a:
e) i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con Circolare del Ministero della salute;
f) gli utenti dei servizi resi dal Comune di Livorno (soggetti che si recano presso gli Uffici Comunali per l’erogazione di un servizio).
■ PER I DIPENDENTI
Il dipendente privo della certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento.
Il dipendente trovato privo della certificazione successivamente all’accesso al luogo di lavoro, nel corso dei previsti controlli a campione, dovrà essere allontanato dalla sede di servizio, punito con la sanzione amministrativa stabilita in euro da 600 a 1.500 e sarà considerato assente ingiustificato fino alla esibizione della certificazione verde. La medesima sanzione si applica anche nel caso di rifiuto di esibizione della citata certificazione. In caso di accesso alle sedi in assenza di certificazione verde Covid-19, restano ferme le conseguenze disciplinari previste dagli ordinamenti di appartenenza del personale.
■ PER GLI ALTRI SOGGETTI ALL’OBBLIGO DI GREEN PASS, b), c) e d)
Qualora non siano in possesso della certificazione verde Covid-19 al momento dell’accesso il personale preposto al controllo ne vieta l’accesso alla struttura, invitandoli ad allontanarsi.
Nel caso in cui il soggetto sia trovato privo della certificazione successivamente all’accesso al luogo di lavoro dovrà lasciare immediatamente la struttura e ne sarà informato il datore di lavoro dello stesso (ove esistente) per gli adempimenti di competenza, sarà inoltre comminata la sanzione amministrativa stabilita in euro da 600 a 1.500.
INFORMATIVA AI SENSI DEGLI ARTICOLI 12 e ss. DEL REGOLAMENTO UE 679/2016 E DEL D.LGS. N. 196/2003 COME MODIFICATO DAL D.LGS. N.101/2018
Con la presente informativa, si forniscono informazioni sul trattamento dei dati dei predetti soggetti interessati dall’attività di verifica del certificato verde COVID-19, prevista dall’art. 9-quinquies del D.L. 22 aprile 2021, n. 52 e ss. mm. e ii.
TITOLARE DEL TRATTAMENTO
Il Comune di Livorno è il titolare del trattamento limitatamente alle sole attività di accertamento del possesso della certificazione verde Covid-19.
RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI
Il Responsabile della Protezione dei Dati personali nominato dal Titolare è l’Avv. Marco Giuri, contattabile al seguente indirizzo e-mail: .
FINALITÀ E BASE GIURIDICA DEL TRATTAMENTO
Il trattamento dei dati personali è finalizzato esclusivamente alla verifica, da parte del Comune di Livorno, del possesso delle certificazioni verdi digitali COVID-19 (cd. “Green Pass”) in corso di validità, da parte dei soggetti di cui ai predetti punti a), b), c) e d), per consentirne l’accesso alle strutture comunali.
La base giuridica del trattamento dei dati è costituita dalla necessità di adempiere ad un obbligo legale al quale è soggetto il Titolare del trattamento, nonché di eseguire un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, ai sensi dall’art. 6, par. 1 lett. c) ed e) del Regolamento UE 679/2016.
Inoltre, il trattamento è necessario per motivi di interesse pubblico rilevante ai sensi dell’art. 9, par. 2, lett. g) del Regolamento UE 679/2016.
La fonte normativa da cui discendono gli obblighi giuridici di cui sopra, in capo al Titolare del trattamento, è costituita dall’art. 9-quinquies del D.L. 22 aprile 2021, n. 52 e ss. mm. e ii., nonché dal DPCM 17 giugno 2021 e ss. mm. ii.
Tali obblighi legali sono diretti a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e a garantire l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.
NATURA DEL CONFERIMENTO DEI DATI PERSONALI E CONSEGUENZE DEL RIFIUTO
Il conferimento dei dati personali da parte dell’interessato è necessario per poter assolvere ai predetti obblighi normativi e l’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità di accedere alle strutture comunali.
FONTE DA CUI HANNO ORIGINE I DATI PERSONALI
Le informazioni relative all’esito del possesso in corso di validità della “Certificazione verde COVID-19” – Green Pass COVID 19, sono acquisite sulla app “VerificaC19” dalla Piattaforma nazionale digital green certificate (Piattaforma nazionale DGC, di titolarità del Ministero della Salute), di cui al DPCM 17 giugno 2021 (attuativo dell’art. 9, comma 10, del Decreto Legge 22 aprile 2021, n. 52).
MODALITÀ DI TRATTAMENTO
I dati personali degli interessati saranno trattati soltanto da soggetti appositamente autorizzati ai sensi degli articoli 28 e 29 del Regolamento UE 2016/679 e 2-quaterdecies del Decreto Legislativo n. 196/03 ss.mm.ii., con modalità elettroniche e/o manuali, nel rispetto del segreto professionale e dei vincoli di riservatezza, adottando adeguate misure di sicurezza tecniche ed organizzative e modalità tali da assicurare il rispetto dei principi di liceità, limitazione delle finalità e minimizzazione dei dati, atte a tutelare la riservatezza dell’interessato.
Si precisa che l’attività di verifica non comporterà la raccolta di dati dell’interessato in alcuna forma, ad eccezione di quelli strettamente necessari all’applicazione delle prescrizioni normative derivanti dal mancato possesso della certificazione.
Si precisa inoltre che il sistema utilizzato per la verifica del Green Pass non conserverà il QR code delle certificazioni verdi sottoposte a verifica, né estrarrà, consulterà, registrerà o comunque tratterà per altre finalità le informazioni rilevate.
L’applicazione non consente al verificatore di conoscere informazioni ultronee quali, ad esempio, l’evento sanitario che ha generato la Certificazione, ossia, tampone, vaccino o superamento della malattia.
Il controllo riguarderà, in un primo momento, il solo QR-Code e comporterà l’esibizione e il controllo del documento di identità, nei soli casi di possibile abuso o elusione delle norme, come ad esempio nel caso in cui appaia manifesta l’incongruenza dei dati anagrafici riportati sulla certificazione con il possessore della stessa.
DESTINATARI O CATEGORIE DI DESTINATARI AI QUALI I DATI PERSONALI POSSONO ESSERE COMUNICATI
Il Titolare potrà comunicare, qualora il controllo accerti la non corrispondenza tra i dati personali indicati dal QR-Code e l’identità del possessore dello stesso, i dati identificativi dell’interessato alle Autorità competenti alla esecuzione delle misure di legge.
PERIODO DI CONSERVAZIONE
Ai sensi dell’art. 5, par. 1, lett. e) del Regolamento UE n. 679/2016, al fine di garantire un trattamento corretto e trasparente, gli esiti delle verifiche, relative al possesso o meno di una certificazione verde COVID-19 in corso di validità, restituiti dalla Piattaforma nazionale-DGC, non saranno in alcun modo conservati.
ESERCIZIO DEI DIRITTI
Gli interessati possono esercitare il diritto di ottenere l’accesso ai dati personali, la rettifica di dati inesatti, l’integrazione di dati incompleti e, nei casi stabiliti dalla legge o regolamento, la limitazione, la cancellazione o l’opposizione al trattamento (artt. da 15 a 21 del Regolamento UE 2016/679) presentando specifica istanza secondo le modalità indicate sul sito istituzionale.
DIRITTO DI RECLAMO
Gli interessati nel caso in cui ritengano che il trattamento dei dati personali a loro riferiti sia compiuto in violazione di quanto previsto dal Regolamento UE 679/2016 hanno il diritto di proporre reclamo al Garante, come previsto dall’art. 77 del Regolamento UE 679/2016 stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie ai sensi dell’art. 79 del Regolamento UE 679/2016.
Ulteriori informazioni riguardanti il trattamento dei dati personali, incluse le modalità per l’esercizio dei diritti, sono consultabili sul sito istituzionale nella sezione “Privacy”.