Gregorio De Falco sottosegretario di Stato con delega ai porti?
Il nome del senatore Gregorio De Falco sarebbe tra quelli attualmente vagliati dal Governo per la nomina a sottosegretario di Stato. E’ quanto emerge da fonti parlamentari, secondo le quali il comandante appartenente al Corpo delle Capitanerie sarebbe stato indicato come delegato del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli per i temi della portualità.
La scelta di De Falco si baserebbe su una serie di considerazioni operative. L’ufficiale, pur essendo un eletto del Movimento Cinque Stelle e quindi una figura politica, è ritenuto da molti una figura di garanzia in grado di mantenere al centro l’interesse pubblico nella governance dei porti, specialmente in tempi in cui si parla di privatizzazione su pressioni europee. In un recente intervento al convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori Italiani, raccogliendo amplissimo consenso dall’uditorio, il senatore aveva detto chiaramente che i porti devono rimanere sotto la proprietà pubblica e la funzione di regolazione saldamente in mano allo Stato.
Il senatore in quella occasione aveva anche evidenziato che la situazione di fatto presenta una eccessiva concentrazione di ruoli in capo ad alcuni soggetti economici i quali, contemporaneamente, sono armatori, terminalisti, spedizionieri e agenzie. Con questa concentrazione sono tali soggetti a decidere di fatto l’allocazione del traffico marittimo, non lo Stato; essi ottengono dalle singole Autorità portuali non solo le migliori condizioni, ma anche le infrastrutture loro occorrenti, realizzate a carico della pubblica amministrazione. “Lo Stato – aveva detto De Falco – ha il dovere di essere il regolatore e a tal fine è necessario che il soggetto terminalista e quello armatoriale non coincidano. Solo come tale regolatore può essere seriamente pianificata una politica di investimenti sulle opere portuali e sulla intermodalità, nell’ottica dell’integrazione europea”.