Grillotti richiede una commissione urgente sul canile municipale
Giuseppe Grillotti, consigliere comunale Livorno Libera su canile municipale: “Chiesta una commissione urgente”
Grillotti: “Nei giorni scorsi è stata pubblicata sul sito internet del comune di Livorno la manifestazione di interesse relativa alla convenzione per le attività di assistenza diurna, somministrazione pasti, cura, pulizia e custodia dei cani randagi e/o vaganti ricoverati presso il canile comunale che sarà gestito e diretto dall’Ufficio Tutela Animali del Comune di Livorno.
Siamo, ovviamente, soddisfatti del percorso da noi e altre forze politiche suggerito (intrapreso dall’amministrazione comunale) di gestione in house del canile ma riterremmo utile chiarire alcuni aspetti. Molti, infatti, sono gli interrogativi che permangono.
A partire dalle condizioni stringenti del bando che interesseranno le associazioni animaliste, per arrivare ai costi preventivati a carico dell’amministrazione comunale (relativi all’acquisto di cibo, di prodotti per la pulizia, l’igiene e la disinfezione dei cani e degli ambienti, collari, guinzagli, spazzole ed ogni altro dispositivo per la cura del cane; l’accalappiatura dei cani randagi; le spese veterinarie e di manutenzione della struttura; la custodia e la vigilanza notturna) a fronte dell’esigua cifra rimborsabile all’associazione (4.000 euro/anno per spese di assicurazione e di rimborso, documentati da ogni singolo volontario), che dovrebbe mettere a disposizione rilevanti risorse umane, per un impegno che si prefigura pressoché totalizzante. L’associazione, infatti, dovrebbe garantire:
l’orario di apertura della struttura nei giorni feriali e festivi: dalle ore 8.00 alle ore 18.00 nel periodo invernale; dalle ore 8.00 alle ore 19.00 nel periodo estivo;
la pulizia giornaliera dei box, e la loro disinfezione/disinfestazione;
la somministrazione di cibo e la costante presenza di acqua fresca e pulita per l’abbeveramento dei cani;
la pratica di quotidiani esercizi di sgambatura e gioco e gli ordinari trattamenti di igiene (pulizia, toelettatura, profilassi antiparassitaria) nonché di pulizia delle ciotole di acqua e cibo;
la collaborazione con l’Ufficio tutela animali nelle operazioni volte a rintracciare i proprietari dei cani identificati al fine della riconsegna del cane;
successivamente alla registrazione sul registro di carico e scarico a cura del medico veterinario, la sottoscrizione del modulo per l’addebito delle spese di cattura e custodia ed alla notifica delle sanzioni amministrative comminate a cura della Polizia Municipale, e le operazioni di riconsegna degli animali all’eventuale legittimo proprietario;
l’assistenza al personale del servizio veterinario dell’Azienda USL di Livorno durante la visita dei cani custoditi presso il canile, se svolti al di fuori dell’orario di apertura dell’Ufficio Comunale Tutela Animali;
la contribuizione alla redazione da parte dell’Ufficio Comunale Tutela Animali dell’apposito programma informatico, contenente la descrizione, le immagini fotografiche frequentemente aggiornate degli animali ospitati nel rifugio, le varie manifestazioni che si potranno effettuare nell’arco dell’anno per incentivare le adozioni e le campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono;
l’aggiornamento delle schede individuali dei cani, annotando terapie e qualsiasi problema di salute riguardante l’animale intervenuto in orario di chiusura dell’Ufficio Comunale Tutela Animali e allegando foto dei soggetti animali al momento di cicliche pesature;
la fornitura di ogni utile informazione all’Ufficio Comunale Tutela Animali affinché mantenga un collegamento funzionale, efficace e più rapido possibile con la USL al fine della microchippatura dei cani e alla contestuale iscrizione all’anagrafe canina;
la gestione del fuori dall’orario d’ufficio dell’Ufficio Comunale Tutela Animali, garantendo l’accesso agli operatori economici appaltatori per lo smaltimento delle carcasse tramite il servizio convenzionato come da legge vigente.
Si vuole evidenziare come i canili privati, fino ad oggi convenzionati con il comune di Livorno, per gli stessi servizi, e per lo stesso numero di cani (ottanta), percepivano complessivamente circa 200.000 euro l’anno.
E’ necessario, inoltre, avere dei chiarimenti anche in merito a:
le modalità di acquisto del cibo per gli animali (si priviligerà il grande fornitore o si ha intenzione di coinvolgere i negozianti della città);
il servizio di accalappiatura dei cani (sarà fatto tramite una convenzione con i privati o si utilizzerà personale pubblico);
il servizio veterinario (verrà esplicato tramite privati o utilizzando quello presente all’interno del servizio pubblico).
Questi e altri interrogativi ci hanno portato a richiedere, con urgenza, una commissione, prima della scadenza del bando fissata per il prossimo 30 novembre.
Dopo tanti anni di gestione privatistica dei cani randagi e/o vaganti, non sempre troppo trasparente, ci attendiamo un grande cambiamento e non vorremmo che la scarsa entità delle risorse messe a disposizione delle associazioni di volontariato scoraggiasse la loro partecipazione al bando, riproponendo, di conseguenza, le solitiche vecchie dinamiche contro le quali abbiamo combattuto in questi anni”.