Rubriche 10 Febbraio 2020

Grosseto: La musica perduta degli Etruschi al cinema, l’appuntamento dei Musei di Maremma

la musica degli etruschiWeekend e viaggi – Mercoledì 12 febbraio appuntamento da non perdere a Grosseto al Cinema Stella con la proiezione del documentario “Sulle note del mistero: la musica perduta degli Etruschi” prodotto dalla rete Musei di Maremma e dalla Regione

Per la serie “Invito al cinema d’autore” mercoledì 12 febbraio alle ore 17 presso il Cinema Stella, Via Goffredo Mameli 24 a Grosseto, si svolgerà la proiezione del documentario “Sulle note del mistero. La musica perduta degli Etruschi” con la regia di Riccardo Bicicchi, evento organizzato dall’Associazione Archeologica Maremmana. Questo documentario, finanziato dalla rete Musei di Maremma e dalla Regione Toscana, è stato presentato alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum, selezionato nel 2016 alla XXVII edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e vinto il primo premio al Festival Nazionale del Documentario Archeologico a Licodia Eubea (Catania) e nella seconda edizione del Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Ravenna – Premio Olivo Fioravanti. Il filmato racconta lo studio portato avanti dall’etruscologa Simona Rafanelli, direttrice del Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, e da Stefano Cocco Cantini, sassofonista e direttore artistico del Grey Cat Jazz Festival, che aveva l’obiettivo di recuperare la musica e i suoni della civiltà etrusca, probabilmente la civiltà più “musicale” dell’antichità che per assurdo è rimasta per noi completamente “muta”. In particolare sono stati studiati gli strumenti musicali a fiato: sia quelli riprodotti nelle pitture ritrovate nelle tombe, un esempio classico i musici della Tomba dei Leopardi a Tarquinia, che i veri flauti Etruschi, miracolosamente preservati e rinvenuti a bordo del relitto di una nave naufragata intorno al 590 a.C. nella baia del Campese all’Isola del Giglio e conservati al Museo Archeologico della Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano. Da questi studi sono nate delle riproduzioni in legno che non permettono agli studiosi di ricreare la musica etrusca, che sarebbe impossibile, ma capire quali suoni e che tipi di note potevano uscire da quegli stessi strumenti. Dopo la proiezione del documentario è prevista una dimostrazione musicale da parte di Stefano Cocco Cantini con gli strumenti etruschi riprodotti. Intervengono poi anche Simona Rafanelli, Irene Lauretti, presidente della Rete Musei di Maremma e Roberta Pieraccioli direttore dei Musei di Massa Marittima. Ingresso libero e per concludere apericena. Info: www.museidimaremma.it